domenica, ottobre 16, 2011
A causa dello scioglimento dei ghiacci, i laghi glaciali dell’Himalaya rischiano di tracimare. La crescita del livello delle acque mette in pericolo la vita di centinaia di migliaia di persone.

Radio Vaticana - Il più pericoloso è lago Imja (regione dell’Everest), che ogni anno aumenta il suo perimetro di 47 metri. Secondo uno studio realizzato dal ministero nepalese per le Risorse idriche e da esperti dell’Università di Hokkaido (Giappone), il fenomeno interessa la maggior parte dei 20 mila laghi glaciali dell’Himalaya. Nella regione dell’Everest vi sono circa 1600 laghi glaciali. L’Imja – ricorda AsiaNews - si è formato negli anni ‘60. Ogni anno lo scioglimento dei ghiacci allunga la superficie del lago di 47 metri. Il bacino, situato a 5.100 metri di quota, è lungo circa 2,5 km, largo 600 metri e profondo, in certi punti, anche più di 90 metri. Secondo gli esperti, il lago è ormai giunto al suo limite di capacità. Nei prossimi cinque anni il peso dell’acqua potrebbe sfondare le “pareti” di detriti glaciali, provocando un’onda di fango, roccia e ghiaccio trascinandosi per oltre 100 chilometri. Abitazioni, campi e strade sarebbero sommerse da uno strato di macerie alto fino 15 metri. Teiji Watanabe, geologo dell’Università di Hokkaido, studia il lago dal 1990. Secondo i suoi studi, negli ultimi anni, l’Imja è aumentato a vista d’occhio e la sua esondazione è solo questione di tempo. Da mesi il Mountaine Istitute di Kathmandu sta lavorando con un gruppo di esperti dall’Università di Lima (Perù) per controllare il lago e creare una barriera artificiale che contenga la massa d’acqua. In questi anni i peruviani hanno sviluppato sofisticati sistemi per il contenimento delle acque e a tutt’oggi hanno drenato 30 bacini glaciali. (A.L.)

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