Messa del cardinale Bertone ad un anno dal terremoto ad Haiti. Il cardinale Sarah in missione nell'isola caraibica
Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, nel primo anniversario del terremoto di Haiti, presiederà una celebrazione eucaristica, mercoledì 12 gennaio, alle ore 16.30, nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Radio Vaticana - “L’iniziativa di commemorare con una Santa Messa le vittime del terribile terremoto – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - è stata promossa dall’Ambasciatore di Haiti presso la Santa Sede e sono stati invitati a partecipare il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede e gli altri Corpi diplomatici presenti a Roma”. Il sisma ha causato oltre 220 mila morti. Oggi, un milione di persone, tra cui 500 mila bambini, vivono ancora nelle tende in condizioni drammatiche. Negli ultimi mesi un’epidemia di colera ha provocato migliaia di vittime. Domani parte per Haiti il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, che sta coordinando gli aiuti della Chiesa per le popolazioni terremotate. Olivier Bonnel lo ha intervistato: ascolta
R. - Parto a nome del Santo Padre per esprimere il suo affetto per il popolo haitiano e soprattutto la sua preghiera, perché il Santo Padre è sempre stato vicino al popolo haitiano. Naturalmente, avrò l’occasione di parlare con tante persone, di celebrare la Messa con i vescovi e il popolo di Dio, e in questa occasione cercherò di manifestare che non soltanto il Santo Padre è vicino al popolo haitiano ma tutta la Chiesa, tutto il popolo di Dio è vicino e prega per la popolazione di Haiti che soffre, con anche la promessa di aiutare concretamente a ricostruire il Paese.
D. - Come fare per non dimenticare il popolo haitiano?
R. - Io avrò l’occasione di ripetere l’appello del Papa a non dimenticare il popolo haitiano. E’ vero che abbiamo fatto molto ma dobbiamo continuare perché c’è tanto da fare: ricostruire scuole, ospedali, case … Dunque non dobbiamo dimenticare questo popolo che soffre e dobbiamo intensificare la solidarietà e il sostegno per aiutare il popolo di Haiti a ricostruire il Paese.
D. - Quali cose avete fatto per Haiti?
R. - Noi sappiamo che la prima cosa da fare è ricostruire l’uomo. Questa è la cosa più importante. Così, per Haiti abbiamo lavorato soprattutto nel settore delle scuole, degli ospedali e dell’agricoltura. (bf)
Radio Vaticana - “L’iniziativa di commemorare con una Santa Messa le vittime del terribile terremoto – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - è stata promossa dall’Ambasciatore di Haiti presso la Santa Sede e sono stati invitati a partecipare il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede e gli altri Corpi diplomatici presenti a Roma”. Il sisma ha causato oltre 220 mila morti. Oggi, un milione di persone, tra cui 500 mila bambini, vivono ancora nelle tende in condizioni drammatiche. Negli ultimi mesi un’epidemia di colera ha provocato migliaia di vittime. Domani parte per Haiti il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, che sta coordinando gli aiuti della Chiesa per le popolazioni terremotate. Olivier Bonnel lo ha intervistato: ascoltaR. - Parto a nome del Santo Padre per esprimere il suo affetto per il popolo haitiano e soprattutto la sua preghiera, perché il Santo Padre è sempre stato vicino al popolo haitiano. Naturalmente, avrò l’occasione di parlare con tante persone, di celebrare la Messa con i vescovi e il popolo di Dio, e in questa occasione cercherò di manifestare che non soltanto il Santo Padre è vicino al popolo haitiano ma tutta la Chiesa, tutto il popolo di Dio è vicino e prega per la popolazione di Haiti che soffre, con anche la promessa di aiutare concretamente a ricostruire il Paese.
D. - Come fare per non dimenticare il popolo haitiano?
R. - Io avrò l’occasione di ripetere l’appello del Papa a non dimenticare il popolo haitiano. E’ vero che abbiamo fatto molto ma dobbiamo continuare perché c’è tanto da fare: ricostruire scuole, ospedali, case … Dunque non dobbiamo dimenticare questo popolo che soffre e dobbiamo intensificare la solidarietà e il sostegno per aiutare il popolo di Haiti a ricostruire il Paese.
D. - Quali cose avete fatto per Haiti?
R. - Noi sappiamo che la prima cosa da fare è ricostruire l’uomo. Questa è la cosa più importante. Così, per Haiti abbiamo lavorato soprattutto nel settore delle scuole, degli ospedali e dell’agricoltura. (bf)
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