venerdì, gennaio 28, 2011
Il nostro Carlo Mafera ci parla del libro di Gilles Jeanguenin edito dalle Paoline

Il libro di Jeanguenin è la riscoperta e l’attualizzazione degli scritti di spiritualità di San Francesco di Sales, dottore della Chiesa. Questo santo, tra l’altro patrono dei giornalisti e degli scrittori, è quanto mai moderno, perché fu il primo che si preoccupò di indirizzare gli insegnamenti di carattere spirituale alle persone che ‘vivevano nel mondo’: il suo libro principale, la Filotea, fu infatti pensato e nacque per indicare un cammino di santità alle persone che erano immerse nella quotidianità, risultando utile, nello stesso tempo, anche ai religiosi, ai sacerdoti, ai vescovi e persino anche ai Papi. Il fulcro del pensiero salesiano - lascia intendere l’autore di “Guarire le ferite dell’anima” - è quello di costruire e ricostruire l’interiorità della persona. Per fare ciò si devono usare delle “penitenze” interiori, che aiutano il cuore e la volontà a favorire il bene che è già presente nell’uomo e a disporre quest’ultimo alla grazia di Dio.
Tale amore è il cuore di tutto. Non è questo un semplice sentimento umano, ma una realtà divina e concreta nello stesso tempo che si estrinseca nelle dimensioni della grazia, della carità e della devozione. Gilles Jeanguenin sottolinea spesso, in diversi punti del suo libro, la modalità principale con la quale l’uomo di oggi si può convertire a Dio, e cioè la dolcezza e la mitezza. Infatti egli afferma: ”In una società nella quale troppi esprimono frustrazioni con la violenza e il disprezzo per gli altri, non ci stupiamo se la dolcezza è diventata una virtù piuttosto rara per i tempi che corrono! Il mondo, tuttavia potrà vivere in pace solo quando avrà ritrovato un po’ di dolcezza e d’amore.” Gilles Jeanguenin così continua: “Ritrovare la mitezza e la pace del cuore: non è forse questo l’augurio che Francesco di Sales vuole farci in questi tempi di agitazione e confusione?”
E’ importante, dice l’autore riportando il pensiero salesiano, credere nell’amore di Dio per ottenere questa conversione alla mitezza. Infatti cosi scrive: “ Nessuno riesce a dominare le proprie passioni senza il soccorso della grazia divina. Senza di essa, infatti, non abbiamo né la forza, né la costanza, né la fermezza necessaria per correggere le nostre cattive inclinazioni. Non scoraggiamoci, però, prima di avere iniziato; proviamo invece a fare ogni giorno qualche piccolo gesto con l’aiuto di Dio. San Francesco incoraggia con queste parole: ‘Fate quello che potete e lasciate tutto il resto a Dio che presto o tardi si darà pensiero di tutto secondo le disposizioni della Provvidenza’”.
Non a caso San Francesco di Sales, proprio per questo suo mettere al centro della spiritualità la mitezza e l’amorevolezza verso se stessi e verso gli altri, è stato scelto da San Giovanni Bosco come il santo e il direttore spirituale su cui fondare l’educazione e la crescita interiore dei suoi giovani.

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