mercoledì, gennaio 19, 2011
Per contrastare il fenomeno, i religiosi egiziani di Al-Azhar hanno dichiarato che immolarsi come segno di dissenso nei confronti del governo è contro l'Islam.

PeaceReporter - Nella giornata di martedì, una donna algerina, di 50 anni, dopo essersi cosparsa con un prodotto infiammabile, ha tentato di darsi alle fiamme, come segno di protesta contro il rifiuto, da parte dell'amministrazione comunale, di assegnarle un alloggio popolare, previsto dal programma di edilizia rurale. Lo riferisce il quotidiano algerino "el-Watan", secondo cui la donna ha tentato di suicidarsi nel municipio di Sidi Ali Benyoub, vicino la città di Sidi Bel Abbes, ma è stata bloccata dai funzionari comunali. La 50enne è stata ricoverata. Secondo fonti locali, riporta solo alcune ferite alle mani. Sempre martedì, un ragazzo si è dato fuoco nella piazza di Dellys, nella località di Cabilia. Il giovane è stato portato in ospedale e vessa in gravi condizioni.

Sono gli ultimi casi di persone che hanno emulato il gesto del tunisino Bouazidi che, in seguito al sequestro del suo banco ortofrutticolo, si è dato fuoco, innescando inconsapevolmente la rivolta di queste ultime settimane.

Per bloccare il fenomeno, i religiosi di Al-Azhar, in Egitto, hanno condannato l'atto di suicidarsi per protesta contro i disagi politici, economici e sociali, definendolo un peccato nei confronti dell'Islam. L' Accademia di ricerca islamica ha inoltre promosso una fatwa contro tutti quei gruppi che hanno creato siti web che esortano all'autoimmolazione.

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