martedì, dicembre 07, 2010
Ha parlato del “dolore, della disperazione e dell’insicurezza“ che affliggono gli Indiani Guarani monsignor (‘Dom’) Erwin Krautler - appartenente alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue (Cpps) e vescovo della prelazia amazzonica dello Xingu (la più vasta del Brasile) – insignito ieri di fronte al parlamento svedese del premio ‘Right Livelihood Award’, il cosiddetto Nobel Alternativo.

Agenzia Misna - Onorato “per aver speso una vita intera a lavorare per i diritti umani e ambientali dei popoli indigeni e per i suoi instancabili sforzi volti a salvare la foresta amazzonica dalla distruzione”, monsignor Krautler ha tenuto un duro discorso in cui ha ricordato la difficile situazione in cui vivono gli indigeni guaranì e in generale le popolazioni indie dell’Amazzonia brasiliane. “Confinati in aree troppo piccole in cui i giovani non vedono prospettive per il futuro e in cui si registrano allarmanti tassi di suicidio – ha detto il vescovo - Il governo attuale sta ignorando questo crudele genocidio, in atto proprio sotto i suoi occhi”. Krautler ha ricordato anche la minaccia posta a parte dell’Amazzonia brasiliana dalla gigantesca diga di Belo Monte, sottolineando come il “progetto non ha mai preso in considerazione i diritti e le preoccupazioni legittime della popolazione dello Xingu”. I popoli indigeni “sanno molto bene che non sopravvivranno se l’Amazzonia continuerà ad essere oltraggiata e rasa al suolo. La sua distruzione sarà la vera apocalisse”. Il Vescovo ha affermato che “il problema principale (dell’Amazzonia, ndr) ha a che fare con la proprietà e l’utilizzo della terra”, e che “la violenza nelle zone rurali è legata alla concentrazione della proprietà della terra nelle mani di pochi e alla vergognosa impunità riservata ai criminali. Loro uccidono e non succede nulla!”. Krautler, classe 1939, nato in Austria, da anni è minacciato di morte e perseguitato per la sua attività in difesa dei poveri dell’Amazzonia.


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