A conclusione dell’Anno Sturziano – apertosi a Caltagirone l’8 agosto 2009, nel cinquantesimo anniversario della morte del servo di Dio don Luigi Sturzo – riapre al pubblico lo storico palazzo gentilizio di famiglia, ubicato nel cuore della città, presso il quale il prete statista siciliano nacque e visse fino al giorno in cui fu costretto all’esilio dal regime fascista.
Si dischiude così all’ammirazione pubblica uno scrigno di inestimabile valore, eredità materiale e immateriale che racconta il genius loci della famiglia Sturzo: le stanze in cui alloggiavano i fratelli Mario, Luigi, Nelina, lo scrittoio, i pennini, i libri, alcuni scritti, il pianoforte, l’altare, gli oggetti sacri con cui don Luigi celebrava la S. Messa, i quadri, molti dei quali dedicati ad immagini Sacre, memorie dell’esilio inglese e americano. Si tratta dei primi e provvisori moduli del più complesso lavoro di restauro e di rifunzionalizzazione del Palazzo, che si sviluppa su quattro livelli per una superficie complessiva di 3.000 mq.
Questo importante progetto, generato da un’intesa tra la Fondazione Mons. F. Di Vincenzo – Ente morale sorto nell’ambito del Rinnovamento nello Spirito Santo, che presso il Fondo rurale storico degli Sturzo ha dato vita al Polo di Eccellenza di promozione umana e della solidarietà “Mario e Luigi Sturzo” dedicato in special modo ai detenuti ed ex detenuti – e gli eredi Sturzo, ha portato alla costituzione della FONDAZIONE “CASA MUSEO STURZO” a cui sono demandate tutte le fasi di recupero e gestione della Casa Museo medesima.
“L’eredità storica spirituale, morale, culturale, sociale di don Luigi Sturzo – commenta Salvatore Martinez, presidente della Fondazione “Casa Museo Sturzo” – rappresenta ancora oggi il miglior patrimonio di idee e di ideali per il rinnovamento e lo sviluppo del nostro Paese, di una democrazia moderna chiamata dalla storia a riformare il proprio sistema sociale e a guardare, senza indugio, ai nuovi scenari europei, alle prerogative proprie del Mezzogiorno, alle ricchezze plurisecolari del bacino Mediterraneo. Il nostro impegno è far sì che queste memorie tornino in auge, senza pregiudizi ideologici o riduzioni di senso storico, generino nuove e buone prassi sociali, soprattutto tra i giovani, stimolino solidarietà civile e corresponsabilità diffusa nel segno di una nuova e sana sussidiarietà orizzontale”.
Si dischiude così all’ammirazione pubblica uno scrigno di inestimabile valore, eredità materiale e immateriale che racconta il genius loci della famiglia Sturzo: le stanze in cui alloggiavano i fratelli Mario, Luigi, Nelina, lo scrittoio, i pennini, i libri, alcuni scritti, il pianoforte, l’altare, gli oggetti sacri con cui don Luigi celebrava la S. Messa, i quadri, molti dei quali dedicati ad immagini Sacre, memorie dell’esilio inglese e americano. Si tratta dei primi e provvisori moduli del più complesso lavoro di restauro e di rifunzionalizzazione del Palazzo, che si sviluppa su quattro livelli per una superficie complessiva di 3.000 mq.Questo importante progetto, generato da un’intesa tra la Fondazione Mons. F. Di Vincenzo – Ente morale sorto nell’ambito del Rinnovamento nello Spirito Santo, che presso il Fondo rurale storico degli Sturzo ha dato vita al Polo di Eccellenza di promozione umana e della solidarietà “Mario e Luigi Sturzo” dedicato in special modo ai detenuti ed ex detenuti – e gli eredi Sturzo, ha portato alla costituzione della FONDAZIONE “CASA MUSEO STURZO” a cui sono demandate tutte le fasi di recupero e gestione della Casa Museo medesima.
“L’eredità storica spirituale, morale, culturale, sociale di don Luigi Sturzo – commenta Salvatore Martinez, presidente della Fondazione “Casa Museo Sturzo” – rappresenta ancora oggi il miglior patrimonio di idee e di ideali per il rinnovamento e lo sviluppo del nostro Paese, di una democrazia moderna chiamata dalla storia a riformare il proprio sistema sociale e a guardare, senza indugio, ai nuovi scenari europei, alle prerogative proprie del Mezzogiorno, alle ricchezze plurisecolari del bacino Mediterraneo. Il nostro impegno è far sì che queste memorie tornino in auge, senza pregiudizi ideologici o riduzioni di senso storico, generino nuove e buone prassi sociali, soprattutto tra i giovani, stimolino solidarietà civile e corresponsabilità diffusa nel segno di una nuova e sana sussidiarietà orizzontale”.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.