Un modo per riscoprire la loro missione di essere “viandanti” al servizio di verità e giustizia. Al pellegrinaggio, organizzato dalla diocesi di Pistoia prenderanno parte anche una delegazione di giornalisti dell’associazione Greenaccord.
Pistoia - Da Pistoia a Santiago di Compostela per partecipare al pellegrinaggio nell’Anno Santo compostelano. 2000 chilometri per rendere omaggio a San Jacopo. Ad affrontare il lungo viaggio, che sta coinvolgendo centinaia di migliaia di persone in tutta Europa, settanta ragazzi e ragazze che partiranno stasera dalla città toscana, guidati dal responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Pistoia. Il pellegrinaggio, che si concluderà il 6 agosto nella città spagnola, ha l’obiettivo di far riscoprire nei giovani - spesso distratti dalle sirene dell’individualismo, dell’egoismo e del disimpegno - l’importanza della meditazione, dello spirito di fratellanza e dell’amore per la natura che li circonda.
Un modo per ricordare loro la condizione propria dell’“homo viator”: viandante sulle strade del mondo, che attraversa il Creato, vi lascia la sua orma ma deve prodigarsi per restituirlo alle generazioni future salvaguardato e intatto. «Siamo pronti per la partenza – dichiara Don Simone Amidei, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Pistoia –. Domenica, durante la Santa Messa nella nostra Cattedrale, il Vescovo ci ha dato la benedizione dei pellegrini ed ha consegnato ai 55 giovani il bastone del pellegrino. Questo cammino è veramente un dono che Dio ci sta facendo e sta riservando a tutti noi gioie, desideri, speranze. Credo che saranno giorni di grazia speciale. – continua don Simone - Stranamente, la paura di sperimentare fatica non ha mai accompagnato nessuno dei discorsi di tutti questi giovani. Vi è il desiderio di sperimentare le proprie capacità, la propria resistenza, c’è la voglia di camminare assieme verso una meta. Non a caso “il Cammino di Santiago è il cammino della vita”, come abbiamo scritto nello slogan. Vi si ritrovano tutti gli elementi che caratterizzano il pellegrinaggio sulla strada della vita. Ed il pellegrino porta con se oggetti che sono segni – il bastone, i sandali, la borraccia, la bisaccia – racchiudenti significati validi per l’altro cammino, quello della vita: la fede, la fatica, la sussistenza, l’essenzialità. Credo però che il Cammino, sul quale fin dallo scorso anno ci stiamo preparando con le catechesi del Vescovo ai giovani, debba dischiudere la vita di questi ragazzi alla dimensione relazionale - oggigiorno sempre più inesistente – con l’altro, soprattutto quando questo Altro si scrive con le maiuscole e trascendente la tua vita».
Al seguito dei cinquantacinque giovani, una delegazione di giornalisti della rete dell’associazione di ispirazione cristiana Greenaccord: “A loro, quali rappresentanti del mondo dei media, abbiamo voluto lanciare un richiamo anche professionale” ha spiegato il segretario generale di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio. “Abbiamo voluto dir loro ‘siate viandanti non sedentari’. Un giornalista ‘viandante’ è colui che non è mai pago, che le notizie le va a cercare e non si limita a scorrere le agenzie sul proprio pc. È colui che verifica, che chiede, che cerca, che si interroga. Vorremmo che da questa esperienza riscoprissero proprio la dimensione di essere ‘viandanti’, mettendosi al fianco dei giovani e condividendone la fatica, il sudore, la stanchezza, lo sconforto, la solitudine, ma anche la gioia, la compagnia, il sostegno, il sorriso, la ricerca, la preghiera”.
Il cammino sarà anche l’occasione per ribadire la vicinanza tra le due località europee. Accomunate, entrambe, grazie alla figura di San Giacomo (a Pistoia è infatti conservata una reliquia del santo).
Pistoia - Da Pistoia a Santiago di Compostela per partecipare al pellegrinaggio nell’Anno Santo compostelano. 2000 chilometri per rendere omaggio a San Jacopo. Ad affrontare il lungo viaggio, che sta coinvolgendo centinaia di migliaia di persone in tutta Europa, settanta ragazzi e ragazze che partiranno stasera dalla città toscana, guidati dal responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Pistoia. Il pellegrinaggio, che si concluderà il 6 agosto nella città spagnola, ha l’obiettivo di far riscoprire nei giovani - spesso distratti dalle sirene dell’individualismo, dell’egoismo e del disimpegno - l’importanza della meditazione, dello spirito di fratellanza e dell’amore per la natura che li circonda.Un modo per ricordare loro la condizione propria dell’“homo viator”: viandante sulle strade del mondo, che attraversa il Creato, vi lascia la sua orma ma deve prodigarsi per restituirlo alle generazioni future salvaguardato e intatto. «Siamo pronti per la partenza – dichiara Don Simone Amidei, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Pistoia –. Domenica, durante la Santa Messa nella nostra Cattedrale, il Vescovo ci ha dato la benedizione dei pellegrini ed ha consegnato ai 55 giovani il bastone del pellegrino. Questo cammino è veramente un dono che Dio ci sta facendo e sta riservando a tutti noi gioie, desideri, speranze. Credo che saranno giorni di grazia speciale. – continua don Simone - Stranamente, la paura di sperimentare fatica non ha mai accompagnato nessuno dei discorsi di tutti questi giovani. Vi è il desiderio di sperimentare le proprie capacità, la propria resistenza, c’è la voglia di camminare assieme verso una meta. Non a caso “il Cammino di Santiago è il cammino della vita”, come abbiamo scritto nello slogan. Vi si ritrovano tutti gli elementi che caratterizzano il pellegrinaggio sulla strada della vita. Ed il pellegrino porta con se oggetti che sono segni – il bastone, i sandali, la borraccia, la bisaccia – racchiudenti significati validi per l’altro cammino, quello della vita: la fede, la fatica, la sussistenza, l’essenzialità. Credo però che il Cammino, sul quale fin dallo scorso anno ci stiamo preparando con le catechesi del Vescovo ai giovani, debba dischiudere la vita di questi ragazzi alla dimensione relazionale - oggigiorno sempre più inesistente – con l’altro, soprattutto quando questo Altro si scrive con le maiuscole e trascendente la tua vita».
Al seguito dei cinquantacinque giovani, una delegazione di giornalisti della rete dell’associazione di ispirazione cristiana Greenaccord: “A loro, quali rappresentanti del mondo dei media, abbiamo voluto lanciare un richiamo anche professionale” ha spiegato il segretario generale di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio. “Abbiamo voluto dir loro ‘siate viandanti non sedentari’. Un giornalista ‘viandante’ è colui che non è mai pago, che le notizie le va a cercare e non si limita a scorrere le agenzie sul proprio pc. È colui che verifica, che chiede, che cerca, che si interroga. Vorremmo che da questa esperienza riscoprissero proprio la dimensione di essere ‘viandanti’, mettendosi al fianco dei giovani e condividendone la fatica, il sudore, la stanchezza, lo sconforto, la solitudine, ma anche la gioia, la compagnia, il sostegno, il sorriso, la ricerca, la preghiera”.
Il cammino sarà anche l’occasione per ribadire la vicinanza tra le due località europee. Accomunate, entrambe, grazie alla figura di San Giacomo (a Pistoia è infatti conservata una reliquia del santo).
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