lunedì, giugno 07, 2010
Le parole pronunciate ieri da Benedetto XVI nella cerimonia di congedo all’aeroporto di Larnaca, ultimo evento del viaggio apostolico che lo ha portato nel fine-settimana a Cipro, un’isola – ha detto il Papa – che “può giocare un ruolo particolare nel promuovere il dialogo e la cooperazione”, riferisce ‘Radio Vaticana’.

Misna - “Mentre lascio la vostra terra, come molti pellegrini prima di me, ricordo ancora come il Mediterraneo è formato da un ricco mosaico di popoli con le loro proprie culture e le loro bellezze, calore ed umanità. Nonostante tale realtà, il Mediterraneo Orientale, al medesimo tempo, non è estraneo a conflitto e spargimento di sangue, come abbiamo tragicamente visto negli ultimi giorni. Raddoppiamo i nostri sforzi al fine di costruire una pace reale e duratura per tutti i popoli della regione”.
Il Pontefice ha invitato i cristiani a proseguire insieme il cammino della fede, esprimendo inoltre la “sincera speranza e preghiera che, insieme, Cristiani e Musulmani diverranno un lievito di pace e riconciliazione tra i ciprioti e ciò sarà di esempio per gli altri paesi”.

L’ultimo appello è stato rivolto al presidente cipriota: “Avendo pernottato in questi ultimi giorni nella Nunziatura Apostolica, che si trova nella zona cuscinetto sotto il controllo delle Nazioni Unite – ha detto il Papa - ho potuto vedere di persona qualcosa della triste divisione dell’isola, come pure rendermi conto della perdita di una parte significativa di un’eredità culturale che appartiene a tutta l’umanità.

Ho potuto anche ascoltare Ciprioti del nord che vorrebbero ritornare in pace alle loro case e ai loro luoghi di culto, e sono stato profondamente toccato dalle loro richieste. Certamente, verità e riconciliazione, insieme al mutuo rispetto, sono il fondamento più solido per un futuro in unità e pace per quest’isola e per la stabilità e prosperità di tutti i suoi abitanti”. Ieri, al termine della Messa celebrata presso il Palazzo dello Sport di Nicosia di fronte a circa 10.000 fedeli, con la partecipazione di una trentina i vescovi e tutti i patriarchi del Medioriente, Benedetto XVI ha rivolto un appello per la pace e la riconciliazione, ricordando monsignor Luigi Padovese, ucciso Giovedì in Turchia, di cui oggi saranno celebrati i funerali.
“Siamo chiamati – ha detto - a superare le nostre differenze, a portare pace e riconciliazione dove ci sono conflitti, ad offrire al mondo un messaggio di speranza. Siamo chiamati ad estendere la nostra attenzione ai bisognosi, dividendo generosamente i nostri beni terreni con coloro che sono meno fortunati di noi. E siamo chiamati a proclamare incessantemente la morte e risurrezione del Signore, finché egli venga”. Al termine della cerimonia, Benedetto XVI ha consegnato ai patriarchi e ai vescovi ll documento preparatorio al prossimo Sinodo per il Medioriente, l’“Instrumentum laboris”, ricordando il contributo che lo stesso monsignor Padovese, presidente della Conferenza episcopale turca, ha dato alla preparazione del documento.
“La notizia della sua morte improvvisa e tragica, avvenuta Giovedì, ha sorpreso e colpito tutti noi. Affido la sua anima alla misericordia di Dio onnipotente, ricordando quanto egli si impegnò, specialmente come Vescovo, per la mutua comprensione in ambito interreligioso e culturale e per il dialogo tra le Chiese. La sua morte è un lucido richiamo alla vocazione che tutti i cristiani condividono ad essere, in ogni circostanza, testimoni coraggiosi di tutto ciò che è buono, nobile e giusto”

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