Il Presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Franco Miano, con un articolo pubblicato sul sito www.piùvoce.net ribadisce le ragioni del nostro essere domenica in Piazza San Pietro a pregare con il Papa Benedetto XVI e il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, accogliendo l’invito della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali (Cnal).
«Primo: la priorità della preghiera. Ci rechiamo in Piazza San Pietro a pregare con il Santo Padre. Ci ritroviamo così ad esprimere nella fede, nella sobrietà della preghiera del Regina coeli (che unisce ogni domenica Piazza San Pietro con tutte le case del mondo), nella sottolineatura della centralità della Parola (attraverso la Liturgia della Parola presieduta dal cardinale Bagnasco prima della preghiera con il Papa), il senso vivo e profondo della vicinanza e dell’affetto del laicato cattolico, del popolo cristiano verso il Santo Padre e verso i sacerdoti tutti.
Secondo: il valore della comunione. Ci rechiamo in Piazza San Pietro insieme. Insieme nella semplicità di un incontro di famiglia, di un incontro domenicale in un luogo particolarmente caro e rappresentativo di tutte le chiese e di tutte le piazze della cristianità e del mondo intero. Insieme come gruppi, associazioni, movimenti; insieme come popolo. Si tratta di un segno di comunione con il Papa, capace di esprimere nello stesso tempo l’ansia di comunione che abita la vita di ogni credente autenticamente impegnato nella Chiesa, l’esperienza di ogni realtà autenticamente ecclesiale.
Terzo: il significato di una responsabilità. Ci rechiamo in Piazza San Pietro per sottolineare l’adesione al Magistero di Benedetto XVI che spinge sempre più tutti i credenti verso una fedeltà incondizionata al Vangelo, che metta in grado di riconoscere, condannare e isolare il male presente anche nella vita della chiesa e di impegnarsi a vincere il male facendo sempre prevalere il bene. In ogni circostanza, anche in quelle più difficili e problematiche, i credenti sono invitati alla conversione sorretti dalla speranza che nel Signore risorto si è fatta certezza, dall’amore del Signore della vita che chiede ad ogni credente di amare la vita e di saperla degnamente e responsabilmente far crescere».
Già moltissime le segnalazioni di adesione che arrivano dalle realtà diocesane e parrocchiali dell’Azione Cattolica di tutta Italia. In migliaia si muoveranno per raggiungere Roma e per essere insieme a Papa Ratzinger. Così come in tanti, impossibilitati ad essere in Piazza San Pietro, stanno promuovendo localmente momenti di preghiera da tenere in contemporanea al Regina Coeli, per rendere effettivo lo spirito di comunione. A questo proposito, una traccia di preghiera comunitaria è disponibile, insieme ad altre informazioni e note tecniche, sul sito dell’associazione www.azionecattolica.it.
«Primo: la priorità della preghiera. Ci rechiamo in Piazza San Pietro a pregare con il Santo Padre. Ci ritroviamo così ad esprimere nella fede, nella sobrietà della preghiera del Regina coeli (che unisce ogni domenica Piazza San Pietro con tutte le case del mondo), nella sottolineatura della centralità della Parola (attraverso la Liturgia della Parola presieduta dal cardinale Bagnasco prima della preghiera con il Papa), il senso vivo e profondo della vicinanza e dell’affetto del laicato cattolico, del popolo cristiano verso il Santo Padre e verso i sacerdoti tutti.Secondo: il valore della comunione. Ci rechiamo in Piazza San Pietro insieme. Insieme nella semplicità di un incontro di famiglia, di un incontro domenicale in un luogo particolarmente caro e rappresentativo di tutte le chiese e di tutte le piazze della cristianità e del mondo intero. Insieme come gruppi, associazioni, movimenti; insieme come popolo. Si tratta di un segno di comunione con il Papa, capace di esprimere nello stesso tempo l’ansia di comunione che abita la vita di ogni credente autenticamente impegnato nella Chiesa, l’esperienza di ogni realtà autenticamente ecclesiale.
Terzo: il significato di una responsabilità. Ci rechiamo in Piazza San Pietro per sottolineare l’adesione al Magistero di Benedetto XVI che spinge sempre più tutti i credenti verso una fedeltà incondizionata al Vangelo, che metta in grado di riconoscere, condannare e isolare il male presente anche nella vita della chiesa e di impegnarsi a vincere il male facendo sempre prevalere il bene. In ogni circostanza, anche in quelle più difficili e problematiche, i credenti sono invitati alla conversione sorretti dalla speranza che nel Signore risorto si è fatta certezza, dall’amore del Signore della vita che chiede ad ogni credente di amare la vita e di saperla degnamente e responsabilmente far crescere».
Già moltissime le segnalazioni di adesione che arrivano dalle realtà diocesane e parrocchiali dell’Azione Cattolica di tutta Italia. In migliaia si muoveranno per raggiungere Roma e per essere insieme a Papa Ratzinger. Così come in tanti, impossibilitati ad essere in Piazza San Pietro, stanno promuovendo localmente momenti di preghiera da tenere in contemporanea al Regina Coeli, per rendere effettivo lo spirito di comunione. A questo proposito, una traccia di preghiera comunitaria è disponibile, insieme ad altre informazioni e note tecniche, sul sito dell’associazione www.azionecattolica.it.
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