Il Paese di Chernobyl costruisce nuovi reattori. Il nuovo presidente filorusso dell'ucraina, Viktor Ianukovich, ha annunciato oggi in una conferenza stampa che «L'Ucraina rilancia la produzione nazionale di uranio e pensa di realizzare un impianto di combustibile nucleare».
GreenReport - Il tutto nel Paese di Chernobyl che si appresta a celebrare il triste anniversari del peggior disastro della breve storia del nucleare civile. «Abbiamo intenzione di riaprire la produzione di uranio nei nostri giacimenti e pensiamo di costruire un impianto di combustibile nucleare - ha ribadito Ianukovich - La Russia controlla oggi il 100% del mercato nazionale del combustibile nucleare. Ce ne riprenderemo la metà». Quindi il nuovo regime ucraino intende abbandonare i contatti con americani ed europei, avviati dai precedenti governi filo-occidentali nati dalla "rivoluzione arancione" per acquistare carburante nucleare al di fuori dalla Russia, con non pochi problemi, visto che le vetuste centrali sovietiche rischiavano di "sballare" con carburanti diversi...
A quanto pare gli ex compagni russi sono di nuovo saldamente in sella ed anche l'asserita "indipendenza" uranifera e nucleare dalla Russia sembra un gioco delle parti messo in piedi da Mosca e Kiev: sempre oggi lo stesso Ianukovich ha detto: «I negoziati sul credito russo che finanzierà al 100% il cantiere dei due reattori su un sito nucleare ucraino sono quasi terminati». Intanto i lavori di ampliamento della centrale (come si vede dalla foto pubblicata su Ria Novosti) sono già avviati.
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