mercoledì, gennaio 06, 2010
Continua senza risposte la dignitosa protesta dei ricercatori precari dell'Ispra che ormai da 44 giorni occupano il tetto della sede di via Casalotti.

GreenReport - Oggi a sostenere i lavoratori è arrivata anche la befana di Legambiente che poi si è diretta fino alla sede centrale dell'ente, in via Brancati a Roma, per consegnare un sacco pieno di carbone al commissario straordinario dell'Ispra Vincenzo Grimaldi. «L'intento della befana ambientalista - ha sottolineato Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente - è quello di sollecitare il prefetto Grimaldi a prestare attenzione alle richieste dei lavoratori, affinché si trovi una soluzione che tenga conto delle competenze e della professionalità degli addetti minacciati dai licenziamenti. L'azione che il prefetto sta intentando, irrigidendo le procedure e tagliando posti di lavoro, impedirà infatti la prosecuzione delle ricerche su un bene primario per l'interesse generale del paese e, oltre a disperdere professionalità e competenze, determinerà anche l'impossibilità di sviluppare il controllo pubblico su temi di primaria importanza e di interesse generale. Il governo deve fare il possibile affinché la ricerca pubblica ambientale non venga svenduta». Al di la dell'interesse per la sorte di questo gruppo di ricercatori, Legambiente è preoccupata per il rischio che corrono, con il taglio alla ricerca, importanti attività come gli interventi sulla biodiversità marina, le emergenze in mare (tra cui anche le cosiddette "navi dei veleni"), le bonifiche di siti contaminati, la pesca sostenibile, l'informazione ambientale, l'aggiornamento del registro delle emissioni in atmosfera e la prevenzione del dissesto idrogeologico. «Speriamo vivamente che il Prefetto ripensi alla situazione dei lavoratori dell'Ispra ed eviti al nostro Paese di perdere un grande patrimonio nel settore strategico della ricerca» ha concluso Venneri.


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