mercoledì, gennaio 20, 2010
La struttura ospita una trentina di ragazzi sudanesi rifugiati politici con regolare permesso di soggiorno

PeaceReporter - Giornata di tensione a Palermo. La polizia ha caricato i manifestanti che si erano radunati per difendere dallo sgombero il Laboratorio Zeta, uno dei centri sociali storici della città. Al suo interno si trovavano una trentina di cittadini, prevalentemente di origine sudanese, rifugiati politici con regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari. Nei tafferugli sarebbero rimaste ferite alcune persone e secondo testimoni oculari la polizia avrebbe fermato e portato in questura per accertamenti due ragazzi. Tre persone che si trovavano all'interno del Laboratorio sono salite sui tetti dove proseguono a manifestare contro lo sgombero.

I locali, proprietà dell'Istituto Autonomo Case Popolari, dal 2001 sono occupati dall'associazione culturale Laboratorio Zeta, riconosciuta dal comune di Palermo che legittimandone le attività umanitarie si è fatto carico del pagamento delle bollette per l'energia elettrica e di quelle per la fornitura di acqua. All'interno del centro sociale si trova una biblioteca e una scuola di italiano per stranieri.

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