Ai Sabati Mariani la figura del venerabile Jean Jacques Ollier, sacerdote mariano, presentato da Sergio Gaspari
del nostro corrispondente a Roma Carlo Mafera
Padre Sergio Gaspari, è nato a Venarotta (AP) nel 1946. Sacerdote monfortano dal 1972. Dopo aver conseguito la Licenza in Teologia Liturgica al Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo (Roma) ha ottenuto il dottorato in Teologia all'Urbaniana (1985). Docente di teologia Liturgica al Pontificio Istituto "Regina Mundi" (Roma) fino all'anno 2000. Attualmente insegnante di Teologia Liturgica e Culto Mariano al Pontificio Istituto Teologico di Anagni e alla Pontificia Università S. Croce all'Apollinare (Roma). Insegnante all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Matera e conferenziere mensile a Radio Maria su temi di spiritualità mariana dal 1995. È stato anche mio professore di liturgia alla scuola Ecclesia Mater di Roma. Padre Sergio Gaspari, il giorno 23 gennaio alla basilica di S. Maria in via Lata ha presentato la figura sacerdotale del venerabile Jean Jacques Ollier (1608-1657) che ha svolto una profonda azione di riforma dei seminari nel XVII secolo, subito dopo il Concilio di Trento. In tale sede infatti era stato sancito il principio relativo ad una radicale trasformazione della formazione dei sacerdoti che fino ad allora erano stati “reclutati” in modo un po’ superficiale tra coloro che avevano soltanto un minimo di cultura religiosa. Ollier si fece promotore di questo principio fondando la congregazione del San Sulpizio che aveva proprio il fine di dare una profonda formazione apostolica e spirituale ai futuri sacerdoti. Ollier diceva “I sacerdoti devono essere i santi e i dottori” e soprattutto metteva in evidenza che Gesù stesso gli aveva dato questa missione dicendogli “Io voglio che tu porti la contemplazione nel sacerdozio”. Il motto di Ollier era “Tibi servire libertas” che in altre parole significava che la vera libertà consiste nel servire Dio. C’era in lui infatti preminente questo spirito di servizio che si estrinsecava nell’impegno per Dio (opus Dei) e per la salvezza delle anime (opus animarum). In tutto questo zelo apostolico Ollier metteva al centro Maria. Egli sosteneva infatti che “Maria è regina e maestra del seminario e dei sacerdoti”. Senza la presenza di Maria i risultati apostolici sarebbero stati molto scarsi. I motivi di questa centralità erano fondamentalmente tre : il primo, “il sacerdote produce Cristo nelle anime per mezzo della Vergine …. Cristo è presente in tutte le creature ….. Maria porta nel suo seno tutte le creature cioè in Maria Dio forma il figlio di Dio in tutte le creature …. Il secondo motivo consiste nel fatto che Maria insegna nella vita di perfezione la quarta via cioè quella vittimale …. Diventare vittima per gloria di Dio ….. Il terzo motivo è fondato nella considerazione che Maria sta nel cenacolo quindi sta in mezzo al collegio degli apostoli e quindi – ritiene Ollier – sia conveniente avere Maria in società per la buona riuscita della missione apostolica dei sacerdoti. Ecco il fulcro del pensiero di Jean Jacques Ollier : la missionarietà dei sacerdoti che consiste nel servire Cristo e le anime. Tale servizio ha due fondamentali caratteristiche : la lex libertatis e la lex caritatis cioè la legge della libertà e la legge della carità. In poche parole la Chiesa è libera per liberare e servire nella carità. Padre Gaspari ha poi continuato con una serie di spunti di riflessione sulla marianità di Ollier molto precisi : “Maria infonde lo zelo per salvare le anime” . E ancora : “Seguire Maria significa raggiungere la perfetta libertà interiore”. E proprio questi ultimi due temi sono comuni a Ollier e a San Luigi Maria Grignon da Montfort. Da notare che quest’ultimo si è formato alla scuola di pensiero del primo. Non a caso Benedetto XVI il 25 marzo 2006 ha ribadito questo pensiero dicendo “Maria nell’obbedienza al Padre raggiunge la piena libertà”. Il 21 novembre che è la festa della presentazione al tempio di Maria, ma anche il giorno della nascita del Collegio latino- americano nel 1858 a Roma. Tale collegio rischiava di chiudere per le regole troppo rigide che mal si adattavano ai seminaristi. Il fondatore, Francesco Vannutelli decise allora di dar vita ad una congregazione mariana (1863)presso il collegio stesso e le cose rapidamente cambiarono. Ecco l’efficacia della presenza di Maria tra noi. Padre Sergio Gaspari a tal proposito ha detto “Volete salvare i vostri istituti? Rivolgetevi a Maria”….. “laddove dimenticate Maria, cominciate a tremare”.Jean jacques Ollier fece voto di servitù a Maria per meglio servire Cristo e fece voto di vittima e completa oblazione alla Trinità e infine si proclamò schiavo di Maria. Ollier figura come uno dei grandi maestri della spiritualità francese del XVII secolo e batte molto sulla formazione spirituale dei sacerdoti alla cui base c’è la buona riuscita della missione. Tra i suoi scritti spicca il “Trattato sugli ordini sacri” dove egli più volte sottolinea la sublimità della vocazione sacerdotale dicendo “Cristo vive nel prete … il sacerdote e portatore di Cristo ed è sacramento di Cristo.” Nel suo direttorio spirituale sono previsti alcuni capisaldi come il “vivere sovranamente Dio in Cristo”, il vivere profondamente lo spirito apostolico. Avere poi riguardo al metodo di orazione che consiste, secondo Ollier, nel tenere Gesù davanti agli occhi, Gesù nel cuore e Gesù nelle mani. Inoltre il grande maestro spirituale francese detta delle regole che sono incentrate sulla rinuncia al proprio io e in particolare indicando al fedele di “fare il processo al proprio spirito proprietario”. La seconda regola consisteva nel praticare frequentemente l’Eucarestia che è, secondo Ollier, il memoriale di tutti i misteri di Cristo. La terza regola era la riscoperta del Battesimo che è poi la nostra vita in Cristo e ha il potere di darci il Suo stesso spirito. Padre Sergio Gaspari ha poi concluso sottolineando il pensiero mistico più profondo di Jean Jacques Ollier e cioè la santa schiavitù d’amore che il sacerdote deve avere nei confronti di Maria nonché la volontaria offerta alla Vergine. E tutto questo perché “Solo Maria può generare sacerdoti liberi”.
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