Il presidente Umaru Yar'Adua aveva chiesto di usare tutti i mezzi necessari per reprimere la rivolta.
Nigrizia.it - L'esercito nigeriano ha catturato e ucciso Yusuf Mohammed, capo del gruppo Boko Haram, dopo 5 giorni di violenti combattimenti. Oltre 700 le vittime, soprattutto militanti, secondo l'esercito. Anche molti civili, secondo la Croce Rossa. HRW chiede l'apertura di un'inchiesta.
Un corpo nudo crivellato di colpi: un corrispondente dell'agenzia giornalistica AFP descrive con queste parole Mohammed Yusuf, leader della rivolta talebana scoppiata in Nigeria domenica scorsa, quasi contemporaneamente in 4 stati del nord del paese. Yusuf è stato catturato nel tardo pomeriggio di giovedì: la polizia ha fatto irruzione nella casa dove si stava nascondendo, vicino alla città di Maiduguri. É stato ucciso dalle forze di sicurezza nigeriane, che affermano di avergli sparato mentre tentava di scappare dalla caserma-prigione in cui era stato condotto.
Una tesi che non convince le organizzazioni per i diritti umani: Human Rights Watch ha chiesto l'apertura di un'inchiesta per verificare i fatti e le circostanze della morte di Yusuf e il comportamento dei militari nigeriani in questi cinque giorni di scontri.
La risposta dell'esercito agli attacchi dei militanti islamisti è infatti stata immediata: in pochi giorni il movimento è stato praticamente azzerato. Il presidente Umaru Yar'Adua ha infatti lasciato mano libera ai militari, ordinando loro di usare ogni mezzo per stroncare la ribellione nel minor tempo possibile. Il confronto armato, prima distribuito in tutta l'area del nord, si è poi concentrato attorno a Maiduguri, che i militanti avevano preso come loro base. Lo scontro è stato impari: centinaia di persone sono morte in pochi giorni, almeno 600 le vittime secondo le fonti dell'esercito, soprattutto militanti. Oltre 780 i morti invece secondo la Croce Rossa: tra i corpi recuperati molti sarebbero di civili uccisi, impossibile definire se per mano dei militanti o dell'esercito nigeriano. La Croce Rossa afferma inoltre che sono oltre 3,500 le persone che hanno lasciato le loro case per il timore delle violenze.
Predicatore, 39 anni, 4 mogli e 12 figli, Yusuf era a capo del gruppo Boko Haram, il cui obiettivo è l'imposizione di un regime islamico ispirato a quello dei talebani pachistani e afghani.
Nigrizia.it - L'esercito nigeriano ha catturato e ucciso Yusuf Mohammed, capo del gruppo Boko Haram, dopo 5 giorni di violenti combattimenti. Oltre 700 le vittime, soprattutto militanti, secondo l'esercito. Anche molti civili, secondo la Croce Rossa. HRW chiede l'apertura di un'inchiesta.Un corpo nudo crivellato di colpi: un corrispondente dell'agenzia giornalistica AFP descrive con queste parole Mohammed Yusuf, leader della rivolta talebana scoppiata in Nigeria domenica scorsa, quasi contemporaneamente in 4 stati del nord del paese. Yusuf è stato catturato nel tardo pomeriggio di giovedì: la polizia ha fatto irruzione nella casa dove si stava nascondendo, vicino alla città di Maiduguri. É stato ucciso dalle forze di sicurezza nigeriane, che affermano di avergli sparato mentre tentava di scappare dalla caserma-prigione in cui era stato condotto.
Una tesi che non convince le organizzazioni per i diritti umani: Human Rights Watch ha chiesto l'apertura di un'inchiesta per verificare i fatti e le circostanze della morte di Yusuf e il comportamento dei militari nigeriani in questi cinque giorni di scontri.
La risposta dell'esercito agli attacchi dei militanti islamisti è infatti stata immediata: in pochi giorni il movimento è stato praticamente azzerato. Il presidente Umaru Yar'Adua ha infatti lasciato mano libera ai militari, ordinando loro di usare ogni mezzo per stroncare la ribellione nel minor tempo possibile. Il confronto armato, prima distribuito in tutta l'area del nord, si è poi concentrato attorno a Maiduguri, che i militanti avevano preso come loro base. Lo scontro è stato impari: centinaia di persone sono morte in pochi giorni, almeno 600 le vittime secondo le fonti dell'esercito, soprattutto militanti. Oltre 780 i morti invece secondo la Croce Rossa: tra i corpi recuperati molti sarebbero di civili uccisi, impossibile definire se per mano dei militanti o dell'esercito nigeriano. La Croce Rossa afferma inoltre che sono oltre 3,500 le persone che hanno lasciato le loro case per il timore delle violenze.
Predicatore, 39 anni, 4 mogli e 12 figli, Yusuf era a capo del gruppo Boko Haram, il cui obiettivo è l'imposizione di un regime islamico ispirato a quello dei talebani pachistani e afghani.
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