Col sostegno di alcuni operatori della Croce Rossa francese, sono riprese stamane le operazioni di ricerca di eventuali superstiti e per il recupero dei corpi delle vittime sul luogo dell’incidente occorso a un aereo della compagnia yemenita ‘Yemenia Air’.
Agenzia Misna - Il velivolo è precipitato nella notte tra Lunedì e Martedì nell’Oceano Indiano, tra l’arcipelago della Reunion e quello delle Comore. Per ora, secondo un bilancio diffuso dalla Mezzaluna Rossa comoriana, l’unica sopravvissuta dei 153 passeggeri è un’adolescente di 14 anni, ricoverata all’ospedale di Moroni; sotto choc, le sue condizioni di salute sono buone dopo aver resistito in mare per diverse ore. I soccorritori, che denunciano mancanza di mezzi e difficoltà a svolgere le ricerche, hanno localizzato la scatola nera dell’aereo, a 40 chilometri dalle coste dell’isola di Gran Comore; 45 passeggeri erano comoriani e 66 francesi. Nel frattempo si sono moltiplicate le polemiche sulle cattive condizioni tecniche del velivolo - un A 310 in servizio da più di 20 anni e a cui a causa di diverse anomalie era stato interdetto il sorvolo del territorio francese dal 2007 – indicate, insieme al maltempo, tra le principali cause dell’incidente. Oggi in segno di protesta un gruppo di cittadini delle Comore ha tentato di bloccare il check-in di un volo della compagnia ‘Yemenia’ all’aeroporto parigino di Charles-de-Gaulle, con destinazione Sana’a (Yemen). Partito da Parigi lunedì mattina con 147 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio, l’airbus A330 della ‘Yemenia’ ha fatto scalo a Marsiglia, dove 78 altre persone sono state imbarcate; quindi a Sana’a è stato effettuato un cambio di aereo, sostituito dall’A 310 che si è schiantato a circa mezz’ora dall’aeroporto di Moroni, capitale delle Comore, destinazione finale della tratta. Dopo l’incidente, l’Unione europea (UE) ha sollecitato la messa a punto di una “lista nera mondiale” delle compagnie aeree pericolose; questa sciagura si verifica dopo quella del 1° giugno sulla tratta Rio de Janeiro-Parigi, in cui hanno perso la vita i 228 passeggeri e l’equipaggio del volo dell’Air France.
Agenzia Misna - Il velivolo è precipitato nella notte tra Lunedì e Martedì nell’Oceano Indiano, tra l’arcipelago della Reunion e quello delle Comore. Per ora, secondo un bilancio diffuso dalla Mezzaluna Rossa comoriana, l’unica sopravvissuta dei 153 passeggeri è un’adolescente di 14 anni, ricoverata all’ospedale di Moroni; sotto choc, le sue condizioni di salute sono buone dopo aver resistito in mare per diverse ore. I soccorritori, che denunciano mancanza di mezzi e difficoltà a svolgere le ricerche, hanno localizzato la scatola nera dell’aereo, a 40 chilometri dalle coste dell’isola di Gran Comore; 45 passeggeri erano comoriani e 66 francesi. Nel frattempo si sono moltiplicate le polemiche sulle cattive condizioni tecniche del velivolo - un A 310 in servizio da più di 20 anni e a cui a causa di diverse anomalie era stato interdetto il sorvolo del territorio francese dal 2007 – indicate, insieme al maltempo, tra le principali cause dell’incidente. Oggi in segno di protesta un gruppo di cittadini delle Comore ha tentato di bloccare il check-in di un volo della compagnia ‘Yemenia’ all’aeroporto parigino di Charles-de-Gaulle, con destinazione Sana’a (Yemen). Partito da Parigi lunedì mattina con 147 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio, l’airbus A330 della ‘Yemenia’ ha fatto scalo a Marsiglia, dove 78 altre persone sono state imbarcate; quindi a Sana’a è stato effettuato un cambio di aereo, sostituito dall’A 310 che si è schiantato a circa mezz’ora dall’aeroporto di Moroni, capitale delle Comore, destinazione finale della tratta. Dopo l’incidente, l’Unione europea (UE) ha sollecitato la messa a punto di una “lista nera mondiale” delle compagnie aeree pericolose; questa sciagura si verifica dopo quella del 1° giugno sulla tratta Rio de Janeiro-Parigi, in cui hanno perso la vita i 228 passeggeri e l’equipaggio del volo dell’Air France.| Tweet |
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