L’anno scorso erano mille, quest’anno sono stati 8 mila. Si attende grande partecipazione alla veglia del 4 giugno al Victoria Park. Xiong Yan, già leader di Tiananmen, ora in esilio negli Usa, ha ricevuto il visto un giorno prima, dopo vari rifiuti. Presenti anche alcuni studenti dalla Cina. Hong Kong è l’unico luogo cinese dove in pubblico si commemora Tiananmen.
Hong Kong (AsiaNews) – Almeno 8 mila persone hanno marciato ieri pomeriggio nel centro di Hong Kong per ricordare le dimostrazioni e il massacro avvenuto in piazza Tiananmen a Pechino il 4 giugno 1989. Fra i dimostranti vi era anche Xiong Yan, uno dei leader del movimento di 20 anni fa, che oggi vive negli Usa come cappellano dell’esercito. Xiong Yan ha detto di aver ricevuto il visto di entrata nel territorio solo il giorno precedente, dopo molti rifiuti.
Il corteo si è snodato da Victoria Park fino agli uffici del governo ed era aperto da 20 giovani nati nell’89. L’Alleanza per il sostegno al movimento democratico e patriottico della democrazia in Cina, il gruppo di Hong Kong che ogni anno commemora il 4 giugno, ha voluto sottolineare in questo modo la continuazione della memoria di quell’evento. Fra gli slogan scanditi lungo il percorso vi è uno che diceva: “ Passa la torcia, trasmetti il messaggio della democrazia a quelli che vengono dopo di noi”.
La presenza di 8 mila persone – molti di essi vestiti di bianco e di nero, i colori del lutto - è un grande successo: lo scorso anno i dimostranti erano solo un migliaio. Secondo un’inchiesta dell’università di Hong Kong, il 61% degli studenti del territorio vuole che il governo cinese riveda il suo giudizio su Tiananmen e il 69% pensa che l’uso della violenza contro indifesi dimostranti è stato un errore di Pechino. Lo scorso anno le percentuali erano rispettivamente del 41% e del 58%. L'incremento di coscienza politica è uno smacco per il governatore del territorio, Donald Tsang, che nei giorni scorsi aveva dichiarato che era tempo di mettere da parte il ricordo di Tiananmen e badare allo sviluppo economico della Cina.
Da giorni ad Hong Kong è stato pubblicato il libro delle memorie di Zhao Ziyang, il segretario del partito nel 1989, che a causa della sua contrarietà al massacro, è stato esautorato e messo agli arresti domiciliari per il resto della vita. Il libro in inglese e in cinese è già esaurito. Tutto questo interesse sulla storia e sulle responsabilità di Pechino e il massacro accrescerà la partecipazione alla veglia che ogni anno ad Hong Kong si tiene la sera del 4 giugno nel Victoria Park.
Alla manifestazione di ieri hanno partecipato anche giovani studenti della Cina. Lee Cheuk Yan, sindacalista di Hong Kong, fra gli organizzatori della marcia e della veglia ha dichiarato che Hong Kong “è l’unico luogo in terra cinese che può commemorare il 4 giugno. Hong Kong è divenuta la coscienza della Cina per ricordare… il crimine del massacro di piazza Tiananmen e spingere il regime ad ammettere i suoi errori”.
Il commento di Xiong Yan è che “vi è speranza, dato che sempre più gente di Hong Kong capisce cosa significhi la libertà. Essi aspirano, ricercano la libertà e la attuano”.
Hong Kong (AsiaNews) – Almeno 8 mila persone hanno marciato ieri pomeriggio nel centro di Hong Kong per ricordare le dimostrazioni e il massacro avvenuto in piazza Tiananmen a Pechino il 4 giugno 1989. Fra i dimostranti vi era anche Xiong Yan, uno dei leader del movimento di 20 anni fa, che oggi vive negli Usa come cappellano dell’esercito. Xiong Yan ha detto di aver ricevuto il visto di entrata nel territorio solo il giorno precedente, dopo molti rifiuti.Il corteo si è snodato da Victoria Park fino agli uffici del governo ed era aperto da 20 giovani nati nell’89. L’Alleanza per il sostegno al movimento democratico e patriottico della democrazia in Cina, il gruppo di Hong Kong che ogni anno commemora il 4 giugno, ha voluto sottolineare in questo modo la continuazione della memoria di quell’evento. Fra gli slogan scanditi lungo il percorso vi è uno che diceva: “ Passa la torcia, trasmetti il messaggio della democrazia a quelli che vengono dopo di noi”.
La presenza di 8 mila persone – molti di essi vestiti di bianco e di nero, i colori del lutto - è un grande successo: lo scorso anno i dimostranti erano solo un migliaio. Secondo un’inchiesta dell’università di Hong Kong, il 61% degli studenti del territorio vuole che il governo cinese riveda il suo giudizio su Tiananmen e il 69% pensa che l’uso della violenza contro indifesi dimostranti è stato un errore di Pechino. Lo scorso anno le percentuali erano rispettivamente del 41% e del 58%. L'incremento di coscienza politica è uno smacco per il governatore del territorio, Donald Tsang, che nei giorni scorsi aveva dichiarato che era tempo di mettere da parte il ricordo di Tiananmen e badare allo sviluppo economico della Cina.
Da giorni ad Hong Kong è stato pubblicato il libro delle memorie di Zhao Ziyang, il segretario del partito nel 1989, che a causa della sua contrarietà al massacro, è stato esautorato e messo agli arresti domiciliari per il resto della vita. Il libro in inglese e in cinese è già esaurito. Tutto questo interesse sulla storia e sulle responsabilità di Pechino e il massacro accrescerà la partecipazione alla veglia che ogni anno ad Hong Kong si tiene la sera del 4 giugno nel Victoria Park.
Alla manifestazione di ieri hanno partecipato anche giovani studenti della Cina. Lee Cheuk Yan, sindacalista di Hong Kong, fra gli organizzatori della marcia e della veglia ha dichiarato che Hong Kong “è l’unico luogo in terra cinese che può commemorare il 4 giugno. Hong Kong è divenuta la coscienza della Cina per ricordare… il crimine del massacro di piazza Tiananmen e spingere il regime ad ammettere i suoi errori”.
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