martedì, giugno 30, 2009
Resoconto della prima giornata del Forum di Pistoia

Pistoia - Un folta platea di giornalisti ha salutato l'apertura dei lavori del “Sesto forum dell'informazione cattolica per la salvaguardia del Creato”, promosso dall'associazione Greenaccord. Il tema dell'appuntamento di Pistoia, 'Il tempo del Creato e quello dell'Uomo', rimanda i comunicatori sensibili ai temi ambientali a spunti di riflessione verso la necessità di un riallineamento dei ritmi della vita dell'uomo, troppo frenetici e 'distratti', alle regole del Creato. “Proponiamo quest'anno l'ecologia del tempo, l'ecologia dello spirito, in un ambiente in cui la natura è il contesto ideale”, esordisce il presidente di Greenaccord Gian Paolo Marchetti. “Dov'è finito il tempo che dedicavamo allo spirito? Oggi è rimasto soltanto il 'chronos', il cronometraggio, con noi che risultiamo ostaggi proprio di questo 'chronos' ogni giorno”. Riflessioni sulla socialità in un contesto ecosostenibile anche da parte di Renzo Berti, sindaco di Pistoia. “L'ecologia del tempo e della natura diventi anche ecologia del sociale. Per fortuna nella nostra città le relazioni sociali sono ancora forti. Oggi vediamo quanta incidenza abbia il fattore globalità, il 'grande villaggio' che può avere effetti controproducenti. La comunicazione, i media possono aiutare a responsabilizzare tutti i cittadini a mantenere e migliorare questa reputazione positiva, restando anche al servizio della democrazia”. Durante i lavori, è stato letto anche un intervento di saluto del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato del Papa. “Auspico che siano sempre salvaguardati gli aspetti etici in ogni attività concernente la Natura. Questa lodevole iniziativa mette in evidenza l'attenzione cristiana nel rapporto tra Uomo e Creato”. Monsignor Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, pone l'accento proprio sull'approccio dell'Uomo al concetto di Tempo: “Stupisce l'idea di un'ecologia del tempo. Perché l'ecologia non è solo il modo di porsi nei confronti della gestione degli scarti o dei rifiuti, ma anche un atteggiamento interiore. Se guardiamo dentro di noi vediamo un approccio aggressivo nei confronti del Tempo. Una violenza sulla natura, i cui ritmi sono sconvolti per produrre il più possibile nel minor tempo possibile, quasi che i suoi cicli siano appunto una 'perdita di tempo'”. Continua monsignor Bianchi: “Occorre una riflessione che con modelli personali e sociali nuovi riformuli questa ecologia del tempo, amica dell'uomo, della vita. Le nostre comunità cristiane cercheranno di ascoltare gli argomenti di questo forum, per poi rielaborarli nelle coscienze delle persone e nella vita della città”.

Il cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi, parlando del 'Tempo dello Spirito' ha sottolineato il valore di una relazione trinitaria tra l'Uomo ed il Creato. “Come Dio è relazione (Padre, Figlio, Spirito), l’Uomo ha la necessità e la capacità di relazionarsi. Di conseguenza, l’Uomo non è solamente un esistente razionale, ma è un esistente relazionale, con tre “entità”: Dio, l’uomo, il creato. Tre testimoni di questa relazione essenziale: San Benedetto (il primato di Dio), San Francesco d’Assisi (relazione con la natura in quanto creata da Dio e via per incontrare Dio), il Beato Charles de Foucauld (il fratello da amare sempre chiunque esso sia)”. L'astrofisico Piero Benvenuti, introducendo il concetto a-temporale di Creazione, sottolinea: “Galileo e Darwin, nell'anno del loro anniversario, hanno contribuito ad evidenziare un periodo di fruttuoso dialogo tra Scienza e Fede. La rinnovata concezione del termine 'Creazione', oltre al valore intrinsecamente teologico, pone le basi per un confronto tra credenti e non-credenti sui temi fondamentali del rispetto per la persona e per la salvaguardia del mondo in cui viviamo (“creato” per i primi, “ambiente” per i secondi). Nella nuova visione, la diversità di interpretazione non ostacola, anzi rafforza, il comune senso di responsabilità nella difesa, da parte di tutti, dei principi universali ed irrinunciabili per l’Uomo” e aggiunge “... nel Nulla non è detto che vi sia il vuoto”. Il professor Corrado Beguinot, presidente della Fondazione Aldo della Rocca, ha illustrato il progetto di una concezione di città interetnica e sensibile alle relazioni sociali: “Bisogna porsi il problema di ridurre la distanza tra la città e la società urbana in continuo divenire. La città 'di pietra' deve avvicinarsi alla città immateriale, quella delle relazioni, cosicchè la vera città, quella percettiva, la città dell’uomo, riacquisti i suoi valori di significato e funzionali”. Franco Pasquali, segretario generale Coldiretti, introduce il tema del riallineamento della produzione agricola ai ritmi naturali del Creato: “In questo momento di transizione l'agricoltura e i modelli di sviluppo necessitano di discontinuità sia nel Nord, iperindustrializzato, che nel Sud del mondo, dove c'è bisogno di una crescita a velocità differente. Alcuni concetti sono già realtà: il 'chilometro zero', il rispetto della stagionalità e la vendita diretta. La finanza che si intreccia con il cibo, le nuove schivitù e lo sfruttamento di alcuni paesi in via di 'malsviluppo' sono emergenze che vanno conosciute per essere correttamente divulgate e ben governate. Da qui anche l'importanza di risensibilizzare verso una corretta filiera”. In giornata è arrivato al Forum anche il saluto del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo.

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