giovedì, giugno 04, 2009
Sono 42 le spoglie di altrettanti oppositori dell’ultima dittatura (1976-’83) a cui l’Equipe argentina di antropologia forense (Eaaf) è riuscita a restituire un nome al termine della prima fase dell’Iniziativa latinoamericana per l’identificazione dei ‘desaparecidos’, cominciata nell’ottobre 2007.

Agenzia Misna - I risultati sono il frutto di un lungo lavoro di comparazione tra oltre 5000 campioni di sangue di familiari di ‘desaparecidos’ e circa 600 scheletri riesumati in diversi cimiteri del paese, reso possibile anche grazie alla collaborazione con il ‘The Bode Technology Group’ statunitense. All’iniziativa partecipano anche la Fondazione di antropologia forense del Guatemala (Fafg) e il corrispondente istituto del Perù (Epaf); se nel paese centroamericano le indagini sono solo all’inizio, in Perù è già stato possibile identificare altri 10 ‘desaparecidos’. Secondo dati ufficiali almeno 13.000 oppositori sono scomparsi in Argentina durante il regime; sebbene gli organismi umanitari innalzino la cifra a 30.000; in Guatemala, a causa della guerra civile (1960-‘96) i ‘desaparecidos’ furono almeno 45.000, in Perù, tra il 1980 e il 2000, tra morti e scomparsi furono 69.000 le vittime del conflitto contro ‘Sendero Luminoso’. L’Eaaf è un’organizzazione scientifica non governativa che dalla sua fondazione nel 1984, si è adoperata per identificare centinaia di scomparsi in diverse zone di conflitto, dall’America Latina, all’Africa, all’Asia.


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