Edizione 2009 del premio in memoria dell'imprenditore ucciso da Cosa nostra. Storie, legalità e futuro raccontati attraverso uno spot televisivo
Liberainformazione - E' il 29 agosto 1991 quando a Palermo Cosa nostra uccide Libero Grassi, imprenditore che si rifiuta di pagare il pizzo. Dal 2005 la cooperativa Solidaria di Palermo ha indetto un premio intitolato all’imprenditore. Il premio si rivolge alle scuole e, anno dopo anno, a partire dal coraggio di Libero Grassi, intende promuovere la speranza in una società migliore. "Incroci di legalità alla scoperta di storie, luoghi e nomi del passato e del presente per costruire un futuro migliore. Realizza la sceneggiatura di uno spot televisivo" è il tema dell'edizione del 2009 realizzato in collaborazione con la Confcommercio e ottiene il patrocinio delle Regioni Sicilia e Lazio e dello Sportello Legalità della CCIAA di Palermo*. Intervista a Salvatore Cernigliaro, presidente della cooperativa Solidaria.
Un premio a Libero Grassi: come nasce l'idea?
Nel 2004 è maturata in noi l'esigenza di dotarci di uno strumento di educazione alla legalità non occasionale, che ci consentisse di tessere relazioni durature con il mondo della scuola. Abbiamo scelto di dedicare il nostro premio a Libero Grassi per mantenere vivo il ricordo un uomo coraggioso, libero – di nome e di fatto – che seppe essere uno straordinario “costruttore di coscienze”.
Com'è stato accolto il premio nel mondo della scuola, dell'associazionismo, della lotta al racket?
Abbiamo ricevuto apprezzamenti di stima, per il lavoro fin qui svolto, un po' da tutti. In particolare, le istituzioni scolastiche ci hanno sempre aiutato a promuovere la partecipazione al Premio e anche le Associazioni di categoria hanno sempre risposto positivamente, sostenendoci con contributi economici.
Chi sostiene, con la collaborazione e/o il patrocinio il premio Libero Grassi?
Abbiamo ritenuto doveroso dare la possibilità a più soggetti di dimostrare fattivamente che la memoria di Libero Grassi è patrimonio di tutti. Per questo ci siamo rivolti, negli anni, a diversi soggetti: da Confindustria a Confcommercio, dalla Regione Siciliana alla Regione Lazio, da Addiopizzo a SOS Impresa Palermo. L'unica collaborazione costante è stata quella con lo Sportello Legalità della Camera di Commercio di Palermo, frutto dello stretto rapporto di collaborazione instaurato da Solidaria con questo Ente.
Nelle diverse edizioni sono state affrontate diverse tematiche. Perché?
L'impegno civile di Libero Grassi non si concretizzò soltanto con il suo rifiuto di pagare il “pizzo” ma lo portò ad occuparsi anche di altre questioni come, per esempio, del rapporto tra mafia, politica e affari. Siamo certi che se Libero fosse ancora con noi avrebbe certamente detto la sua sui temi dell'ambiente e delle morti bianche, proposti con questa ultima edizione del Premio.
Che percezione hanno i ragazzi dei fenomeni affrontati fino ad oggi?
Dal punto di vista della percezione, mi sembrano consapevoli della pericolosità di tutti i temi che abbiamo proposto. In termini di conoscenza, però, ritengo che i ragazzi abbiano dimostrato di possedere un maggiore cognizione dei fenomeni del racket, dell'usura e dell'ambiente. Mi sembra, invece, meno diffusa la conoscenza dei ragazzi sul fenomeno “mafia”, che spesso finisce per essere solo quella che chiede il pizzo, come ho avuto modo di riscontrare nelle sceneggiature presentate in questa ultima edizione del premi.
Perché avete proposto ai ragazzi l'uso di diversi mezzi di comunicazione?
Questa scelta nasce dalla volontà di prendere esempio da Libero Grassi, che fu un grande comunicatore. È quindi obiettivo fondamentale del Premio quello di sviluppare il senso critico dei giovani e promuovere il loro protagonismo sociale, non come mero esercizio educativo, ma finalizzato alla realizzazione di vere campagne di comunicazione sociale dal basso.
Può darci qualche numero sulla partecipazione al premio?
A queste prime cinque edizioni hanno partecipato complessivamente più di duecentocinquanta scuole, soprattutto siciliane perché il Premio ha avuto nelle prime edizioni un ambito regionale. Quest'ultimo Premio, invece, è stato rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado.
Il premio Libero Grassi è arrivato alla quinta edizione: cosa si augura per il futuro del premio?
Anzitutto mi auguro che sapremo meritarci ancora il sostegno di Pina, Alice e Davide Grassi, sia sul nostro metodo di lavoro che sui contenuti del Premio. Inoltre, di poter contare in una ancora più diffusa partecipazione delle scuole perché l'esempio di vita di Libero Grassi resti indelebile nella memoria delle nuove generazioni.
* Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha apprezzato l’iniziativa, destinando una medaglia quale suo premio di rappresentanza. L’elenco delle scuole vincitrici: sezione "Lotta contro tutte le mafie":I.C.S. Daniela Mauro di Pessano con Bornago (MI) Sezione "Morti bianche":I.S.I.S. G. Salerno di Gangi (PA) sezione "Tutela dell'ambiente":Scuola Primaria IV Circolo di Benevento. La premiazione e la presentazione degli spot televisivi avrà luogo a Roma il 20 maggio alle ore 11.00 presso la sede della Confcommercio, sita in piazza Bellini, n. 2.
Liberainformazione - E' il 29 agosto 1991 quando a Palermo Cosa nostra uccide Libero Grassi, imprenditore che si rifiuta di pagare il pizzo. Dal 2005 la cooperativa Solidaria di Palermo ha indetto un premio intitolato all’imprenditore. Il premio si rivolge alle scuole e, anno dopo anno, a partire dal coraggio di Libero Grassi, intende promuovere la speranza in una società migliore. "Incroci di legalità alla scoperta di storie, luoghi e nomi del passato e del presente per costruire un futuro migliore. Realizza la sceneggiatura di uno spot televisivo" è il tema dell'edizione del 2009 realizzato in collaborazione con la Confcommercio e ottiene il patrocinio delle Regioni Sicilia e Lazio e dello Sportello Legalità della CCIAA di Palermo*. Intervista a Salvatore Cernigliaro, presidente della cooperativa Solidaria.Un premio a Libero Grassi: come nasce l'idea?
Nel 2004 è maturata in noi l'esigenza di dotarci di uno strumento di educazione alla legalità non occasionale, che ci consentisse di tessere relazioni durature con il mondo della scuola. Abbiamo scelto di dedicare il nostro premio a Libero Grassi per mantenere vivo il ricordo un uomo coraggioso, libero – di nome e di fatto – che seppe essere uno straordinario “costruttore di coscienze”.
Com'è stato accolto il premio nel mondo della scuola, dell'associazionismo, della lotta al racket?
Abbiamo ricevuto apprezzamenti di stima, per il lavoro fin qui svolto, un po' da tutti. In particolare, le istituzioni scolastiche ci hanno sempre aiutato a promuovere la partecipazione al Premio e anche le Associazioni di categoria hanno sempre risposto positivamente, sostenendoci con contributi economici.
Chi sostiene, con la collaborazione e/o il patrocinio il premio Libero Grassi?
Abbiamo ritenuto doveroso dare la possibilità a più soggetti di dimostrare fattivamente che la memoria di Libero Grassi è patrimonio di tutti. Per questo ci siamo rivolti, negli anni, a diversi soggetti: da Confindustria a Confcommercio, dalla Regione Siciliana alla Regione Lazio, da Addiopizzo a SOS Impresa Palermo. L'unica collaborazione costante è stata quella con lo Sportello Legalità della Camera di Commercio di Palermo, frutto dello stretto rapporto di collaborazione instaurato da Solidaria con questo Ente.
Nelle diverse edizioni sono state affrontate diverse tematiche. Perché?
L'impegno civile di Libero Grassi non si concretizzò soltanto con il suo rifiuto di pagare il “pizzo” ma lo portò ad occuparsi anche di altre questioni come, per esempio, del rapporto tra mafia, politica e affari. Siamo certi che se Libero fosse ancora con noi avrebbe certamente detto la sua sui temi dell'ambiente e delle morti bianche, proposti con questa ultima edizione del Premio.
Che percezione hanno i ragazzi dei fenomeni affrontati fino ad oggi?
Dal punto di vista della percezione, mi sembrano consapevoli della pericolosità di tutti i temi che abbiamo proposto. In termini di conoscenza, però, ritengo che i ragazzi abbiano dimostrato di possedere un maggiore cognizione dei fenomeni del racket, dell'usura e dell'ambiente. Mi sembra, invece, meno diffusa la conoscenza dei ragazzi sul fenomeno “mafia”, che spesso finisce per essere solo quella che chiede il pizzo, come ho avuto modo di riscontrare nelle sceneggiature presentate in questa ultima edizione del premi.
Perché avete proposto ai ragazzi l'uso di diversi mezzi di comunicazione?
Questa scelta nasce dalla volontà di prendere esempio da Libero Grassi, che fu un grande comunicatore. È quindi obiettivo fondamentale del Premio quello di sviluppare il senso critico dei giovani e promuovere il loro protagonismo sociale, non come mero esercizio educativo, ma finalizzato alla realizzazione di vere campagne di comunicazione sociale dal basso.
Può darci qualche numero sulla partecipazione al premio?
A queste prime cinque edizioni hanno partecipato complessivamente più di duecentocinquanta scuole, soprattutto siciliane perché il Premio ha avuto nelle prime edizioni un ambito regionale. Quest'ultimo Premio, invece, è stato rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado.
Il premio Libero Grassi è arrivato alla quinta edizione: cosa si augura per il futuro del premio?
Anzitutto mi auguro che sapremo meritarci ancora il sostegno di Pina, Alice e Davide Grassi, sia sul nostro metodo di lavoro che sui contenuti del Premio. Inoltre, di poter contare in una ancora più diffusa partecipazione delle scuole perché l'esempio di vita di Libero Grassi resti indelebile nella memoria delle nuove generazioni.
* Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha apprezzato l’iniziativa, destinando una medaglia quale suo premio di rappresentanza. L’elenco delle scuole vincitrici: sezione "Lotta contro tutte le mafie":I.C.S. Daniela Mauro di Pessano con Bornago (MI) Sezione "Morti bianche":I.S.I.S. G. Salerno di Gangi (PA) sezione "Tutela dell'ambiente":Scuola Primaria IV Circolo di Benevento. La premiazione e la presentazione degli spot televisivi avrà luogo a Roma il 20 maggio alle ore 11.00 presso la sede della Confcommercio, sita in piazza Bellini, n. 2.
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