mercoledì, maggio 27, 2009
E’ un giorno speciale per tutti coloro che lavorano a difesa e tutela dei diritti dei bambini perché festeggiamo i 18 anni di vita della Convenzione Onu sui Diritti del Fanciullo in Italia.

Radio Vaticana - E’ una data importante anche per quei 556.1752 bambini nati nel 1991 e che quest’anno compiono 18 anni e sono quindi la prima generazione ad essere diventata grande sotto l’ombrello protettivo della Convenzione”. E’ il commento di Arianna Saulini, portavoce del Gruppo di lavoro la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In occasione di questo importante anniversario ,un network di 79 organizzazioni e associazioni del terzo settore, coordinato da Save the Children Italia, sottolinea la necessità di porre la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia nell’agenda politica e indica gli interventi e azioni prioritarie. “La strada da fare è ancora in salita – spiega Arianna Saulini - perché non siamo ancora al punto di poter dire che a tutti i circa 10.150.0003 minori che vivono in Italia sia garantita la piena tutela di tutti i diritti sanciti dalla Convenzione”. “A novembre prossimo presenteremo un ampio rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione della Convenzione in Italia, supplementare a quello che il governo italiano ha da poco presentato alle Nazioni Unite, illustrando in dettaglio se e come sia rispettato oppure no questo fondamentale documento nel nostro Paese. Oggi però - continua la portavoce del Gruppo Crc - “non vogliamo lasciare passare inosservato l’importante ‘compleanno’ della Convenzione e facciamo appello a tutte le forze politiche, al Governo e alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia, affinché sia dato seguito ad alcune azioni, leggi e provvedimenti assolutamente prioritari e necessari in materia di tutela dei diritti dei minori. Le raccomandazioni del Comitato Onu all’Italia sull’attuazione generale della Crc non sono ancora pienamente attuate”, precisa ancora Arianna Saulini. “Sarebbero infatti necessarie maggiori risorse da destinare all’infanzia e maggiore trasparenza in merito alla loro entità. Un più efficace coordinamento nell’applicazione delle politiche per la promozione e la tutela dei bambini, in particolare attraverso l’Osservatorio nazionale infanzia e la Conferenza Stato-Regioni, anche al fine di garantirne maggiore uniformità sull’intero territorio nazionale. “E’ necessario e non più procrastinabile – conclude Arianna Saulini - che il governo assicuri adeguati finanziamenti e un adeguato coordinamento con il livello regionale delle azioni e interventi previsti”. (A.L.)


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