venerdì, maggio 01, 2009
Agenzia Misna - Gruppi e governi di 14 paesi violano ogni giorno le leggi internazionali che vietano il reclutamento di minori: lo ha ricordato ieri il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, in occasione di un dibattito su minori e conflitti tenuto al Consiglio di sicurezza. Tra i paesi dove più di altri sono forti le preoccupazioni, Repubblica democratica del Congo, Sri Lanka e Colombia sono considerati quelli a maggior rischio per i minori. “Milioni di bambini in tutto il mondo continuano ad essere direttamente colpiti dalle conseguenze delle guerre” ha detto Ann Veneman, direttrice esecutiva dell’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Citando il rapporto del segretario generale dell’Onu, la direttrice dell’Unicef ha sottolineato come, pur registrando passi avanti, in 20 paesi guerre e violenze continuano ad avere un impatto sulla vita delle categorie sociali meno protette, con i bambini in testa. “In caso di conflitto – ha detto Ban Ki-moon – queste giovani vittime perdono innanzitutto il loro diritto a un’infanzia. I combattimenti distruggono molto più che infrastrutture: distruggono i preziosi principi della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Nel momento in cui le bombe devastano scuole, ospedali e famiglie, i bambini perdono il diritto all’educazione, alla sanità e all’amore”. Sufficienti motivi, secondo Ban Ki-moon, perché siano presi provvedimenti da parte dei paesi membri dell’Onu e da parte del Consiglio di sicurezza per colpire che tali atti restino impuniti e per fermare ulteriori violenze.


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