mercoledì, febbraio 11, 2009
Agenzia Misna - “La fame non è una scelta”: è il nome di una campagna avviata in Kenya dalle Nazioni Unite per ridurre le conseguenze di una carestia alimentare che colpisce circa 10 milioni di persone. Presentata dal Vice-segretario generale dell’Onu Anna Tibaijuka, l’iniziativa chiama direttamente in causa i circa 3000 dipendenti delle Nazioni Unite che operano in Kenya: con l’acquisto di speciali buoni, sono chiamati a finanziare una distribuzione gratuita di cibo da parte della Croce Rossa locale. La campagna dell’Onu è uno dei tanti tentativi di alleviare le conseguenze della carestia, provocata da una siccità prolungata e dalle distruzioni di terreni e proprietà che seguirono le elezioni del 2007. Da oggi è operativo il Comitato nazionale di soccorso per la carestia, una struttura di coordinamento voluta da editori e giornalisti keniani per favorire un’informazione corretta e utile sugli sviluppi della crisi. Di recente il Programma alimentare mondiale (Pam) ha annunciato un intervento straordinario che, da marzo, dovrebbe garantire assistenza a oltre quattro milioni di persone.


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