Sono diminuiti i contagi e le morti per Aids

mercoledì, luglio 30, 2008

Sono diminuiti i contagi e le morti per Aids

Diminuiscono le vittime dell'AIDS ma i dati relativi al numero dei contagi restano alti

PeaceReporter - Dall'ultimo rapporto annuale dell'Unaids, ente Onu per la lotta all'epidemia, emerge che sono diminuite nel mondo le morti per sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids), e si è ridotto il numero di nuovi contagi, ma la situazione resta preoccupante e può sempre peggiorare se non si mantiene sotto controllo. Secondo gli ultimi dati nel 2007 ci sono stati 100mila morti in meno, ma il numero dei decessi resta molto alto: due milioni.

I nuovi contagi, continua il '2008 Report on global aids epidemic' si sono ridotti a due milioni e 700 mila nel 2007 dai tre milioni del 2001, anche se "l'epidemia globale si sta stabilizzando, resta a livelli decisamente alti. "Al mondo ci sono 33 milioni di persone seriopositive, il 67 per cento nei paesi dell'Africa Subsahariana, dove si concentra il 72 per cento delle morti; l'Asia meridionale e il sud est asiatico sono tra le regioni più colpite nel mondo, segue l'America Latina, l'Est Europa, il Nord America, Europa occidentale, Estremo Oriente, Caraibi e Oceania.
Sono stati registrati "segnali positivi di miglioramento" in tutti i 18 paesi più colpiti dall'epidemia: Namibia, Rwanda e Botswana sono stati tra i paesi africani che hanno compiuto maggiori sforzi per estendere la fornitura pubblica degli antiretrovirali ai malati, con percentuali che toccano l'88 per cento o il 71 per cento, quando solo quattro anni fa non superavano l'1-3 per cento. Considerevoli progressi anche in Botswana, Namibia, Swaziland e Sudafrica nelle terapie per impedire la trasmissione da madre a bambino, che negli ultimi anni soo aumentate dal 9 per cento al 33 per cento.

Restano comunque fattori critici il costo delle medicine e dei test medici e anche il diffondersi della tubercolosi resistente agli antibiotici. L'Unaids sottolinea che anche se sono sestuplicati gli aiuti internazionali per la lotta all'Aids nei paesi a basso e medio reddito, occorre un maggiore impegno economico per far sì che entro il 2010 tutti i malati ricevano le medicine.

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