A partire dall'ottobre 2007 la polizia egiziana ha dato il via, a Il Cairo, ad una serie di arresti di persone sospettate di essere HIV positive.Ad oggi 12 uomini hanno subito un processo penale. In due distinti processi, tenutisi a gennaio e aprile 2008, in nove sono stati condannati ad una pena detentiva variabile da uno a tre anni con l'accusa di "perversione abituale" (ai sensi dell'articolo 9(c) della legge 10/1961 - legge contro la prostituzione). Alla base della condanna vi è la tesi secondo la quale l'orientamento sessuale sarebbe la causa dell'infezione da HIV. La sentenza è stata confermata in appello. Tutti gli imputati hanno respinto le accuse. Tra le persone arrestate cinque sono HIV positive e sono state trattenute in ospedale legate ai loro letti per alcune settimane o addirittura mesi.
Sino ad oggi non sono state condotte indagini riguardo alle accuse di tortura e maltrattamenti subiti durante la detenzione pre-processuale e che vede coinvolti polizia e personale medico. La maggior parte degli uomini è stata costretta a subire esami anali ed è stata sottoposta al test dell'HIV senza il consenso informato. Alcuni sono stati anche picchiati. I nove condannati stanno scontando in carcere le sentenze a loro carico; altri tre sono stati rilasciati senza accusa.
L'atteggiamento delle autorità egiziane nei confronti di questi uomini è stato discriminatorio. Sembra infatti che un procuratore abbia informato uno degli incriminati di essere sieropositivo con la seguente affermazione: "Le persone come te dovrebbero essere bruciate vive. Non meritate di vivere", mentre, prima di formulare le accuse, il procuratore capo avrebbe detto ad uno degli avvocati difensori che agli imputati non dovrebbe essere consentito di "girare liberamente per le strade" perché il governo li considera "un pericolo per la salute pubblica".
Amnesty International ritiene che gli uomini siano prigionieri di coscienza e chiede il loro rilascio immediato e incondizionato. Invita inoltre le autorità egiziane ad indagare in modo completo, rapido ed imparziale le denunce di tortura e maltrattamento subite dai 12 uomini.
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