mercoledì, marzo 09, 2016
Rimpatrio per i corpi dei due tecnici della Bonatti rapiti in Libia e uccisi dopo 7 mesi di prigionia.
E' decollato da Tripoli l'aereo diretto a Roma con a bordo le salme degli italiani uccisi in Libia. Lo riferiscono fonti informate. Oggi l'autopsia sui corpi di Salvatore Failla e Fausto Piano, alla presenza di un medico italiano. Le famiglie delle vittime si esprimono in maniera molto critica nei confronti del governo italiano. Le accuse riguardano alcuni lati oscuri dell'operazione che ha portato alla liberazione di soli due ostaggi invece che tutti e 4
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martedì, febbraio 23, 2016
"Noi schiaffeggiati. governo rimuova segreto, anche considerando caso regeni"
"Soddisfazione personale, ma grande amarezza. Noi, che siamo culla del diritto, ci troviamo schiaffeggiati brutalmente. E' dovuta arrivare la Corte di Strasburgo a riprenderci col righello e dirci: "bambino queste cose, non si fanno". Ferdinando Pomarici, pm di Milano che con Armando Spataro - ora procuratore di Torino - ha condotto le indagini sul caso Abu Omar commenta così, intervistato da Raffaella Calandra per
Storiacce su Radio 24, la condanna della Corte di Strasburgo all'Italia. E prosegue: "Io e Armando abbiamo sopportato in silenzio trattamenti difficilmente sopportabili. Noi che abbiamo fatto della lotta al terrorismo metà della nostra attività professionale siamo stati accusati dai politici di aver protetto un terrorista"
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mercoledì, febbraio 10, 2016
A lanciare l’allarme è il numero uno dell’intelligence a stelle e strisce, James Clapper secondo cui l’Isis quest’anno proverà ad attaccare l’America.
di Alessandra Caparello
Washington (WSI) - Clapper, capo delle 16 agenzie di intelligence Usa, è intervenuto nel corso di un’audizione dinanzi al Congresso e ha sottolineato come il sedicente Stato Islamico si sta infiltrando nel territorio americano camuffando i suoi affiliati tra i poveri rifugiati che scappano dalla guerra in Siria e dall’Iraq. Si tratta di “finti profughi” dotati di “falsi” passaporti siriani (in realtà documenti autentici rubati dagli uffici che li rilasciano) che “varcano i confini” Ue spacciandosi per profughi.
“L’Isis sta sfruttando l’ondata dei migranti in arrivo per infiltrare i suoi jihadisti, con passaporti falsi in modo che possano muoversi come normali viaggiatori”
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lunedì, febbraio 08, 2016
La strage è avvenuta in una città strategica del Paese, conquistata dall'Isis nel giugno del 2014.
I jihadisti dell'Isis hanno giustiziato a freddo 300 persone, soldati e civili, a Mosul, in Iraq. A denunciare il massacro è Mahmoud Soorchi, il portavoce di Hashd Wattani, la forza curda impegnata nella liberazione della città dagli uomini del Califfato:''Tutti coloro che sono stati giustiziati sono ex poliziotti, ex militari dell'esercito e attivisti civili'', ha spiegato
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martedì, febbraio 02, 2016
A Ginevra hanno preso il via ufficialmente i colloqui per la fine della guerra civile in Siria: l’annuncio ieri da parte dell'inviato speciale dell'Onu, Staffan De Mistura.
Radio Vaticana -Nelle stesse ore il regime di Damasco ha autorizzato l’ingresso di aiuti umanitari in alcune città assediate mentre l’associazione “Aiuto alla chiesa che soffre” lancia un’iniziativa di preghiera per la pace il prossimo Mercoledì delle ceneri. Adriana Masotti: ascolta
Mi attendo colloqui "complicati e difficili": lo ammette l’inviato dell'Onu per la Siria Staffan De Mistura
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lunedì, febbraio 01, 2016
Nel mirino il luogo di culto dedicato a Sayyida Zeinab; fra i morti 42 combattenti fedeli ad Assad, 29 civili di cui cinque bambini. A Ginevra iniziano oggi i colloqui indiretti fra rappresentanti del governo e opposizione. Polemiche sulla presenza dell’Esercito dell’islam, che Mosca considera un gruppo “terrorista”.
Damasco (AsiaNews) - È di almeno 71 morti il bilancio aggiornato dell’attentato che ha colpito il mausoleo sciita di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco; l’esplosione ha investito anche una stazione di bus e un edificio dell’esercito siriano che si trovano nella zona, provocando danni. Dietro l’attacco vi sarebbero le milizie dello Stato islamico, che hanno voluto colpire in concomitanza con l’inizio dei colloqui di Ginevra. Questi mirano al raggiungimento di un accordo politico per portare la pace - o quantomeno una tregua del conflitto - nel Paese
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lunedì, febbraio 01, 2016
L’estremismo islamico ha compito di nuovo, tragicamente, anche in Nigeria. Ieri è stata diffusa la notizia di un nuovo sanguinoso attacco dei famigerati Boko Haram con quasi cento morti. Ce ne parla Giulio Albanese: ascolta
Radio Vaticana - L’attacco è avvenuto nel villaggio di Dalori, 12 chilometri da Maiduguri, capitale del tormentato Stato del Borno, nella tarda serata di sabato. I miliziani indossavano uniformi militari e sono penetrati nel centro abitato a bordo di auto e motociclette. Per circa 4 ore questi fanatici hanno seminato morte e distruzione: inizialmente, utilizzando armi ed esplosivi, quindi hanno dato alle fiamme le abitazioni. Alcuni di loro si sono dati anche alla caccia dei civili, sgozzando molti di loro all’arma bianca
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martedì, gennaio 26, 2016
Ennesima carneficina in Camerun, 30 le vittime per mano degli estremisti islamici di Boko Haram. Quattro kamikaze provenienti dalla Nigeria si sono fatti esplodere nel villaggio di Bodo, nel nord del Paese. Il servizio di Giulio Albanese: ascolta
Radio Vaticana - L’attentato è sintomatico della debolezza strutturale e dunque sistemica dei servizi di sicurezza. Le ragioni sono fondamentalmente due. Anzitutto vi è una palese permeabilità della frontiera con la vicina Nigeria dove i famigerati terroristi Boko Haram sono ben radicati. Vi sono poi le complicità locali, interne al Camerun, non foss’altro perché le modalità dell’attentato, a detta degli inquirenti, dimostrano una notevole conoscenza del territorio da parte dei jihadisti
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mercoledì, gennaio 13, 2016
Un’esplosione ha ucciso almeno dieci persone e ne ha ferite altre 15 a Istanbul, nel quartiere storico di Sultanahmet.
di Alberto Battaglia
Istambul (
WSI) - Secondo le prime analisi, comunicate in anonimato da due funzionari del governo turco, si sarebbe trattato di un attacco kamikaze compiuto intorno alle 9,18 italiane (10,18 ora locale). A farsi saltare in aria sarebbe stato un cittadino di origini siriane. Fra le vittime ci sarebbero, stando alla CNN turca, tedeschi, norvegesi e turisti provenienti dall’est asiatico
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domenica, ottobre 11, 2015
Papa Francesco all’Angelus prega per le vittime dell’attentato di ieri ad Ankara, in Turchia, ed esprime la propria solidarietà alle loro famiglie in un telegramma indirizzato al presidente Erdogan, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.
Radio Vaticana - Intanto, in Turchia è stato identificato in un uomo di 25 anni uno degli attentatori. Le parole del Papa nel servizio di Roberta Barbi: ascolta
“Ieri abbiamo ricevuto con grande dolore la notizia della terribile strage avvenuta ad Ankara, in Turchia. Dolore per i numerosi morti. Dolore per i feriti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace. Mentre prego per quel caro Paese, chiedo al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari
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