martedì, settembre 11, 2018

Durante l'Omelia per la quotidiana celebrazione liturgica a Santa Marta, il Sommo Pontefice espone un principio: "In questi tempi sembra che il Grande Accusatore ce l’abbia con i vescovi".

di Dario Cataldo

Dopo gli ultimi scandali a sfondo sessuale che hanno investito la Chiesa, Papa Francesco cerca di stemperare i toni, indicando una ricetta per i pastori delle Diocesi. Durante la Messa mattutina a Santa Marta, il Sommo Pontefice ha precisato: "In questi tempi sembra che il Grande Accusatore ce l’abbia con i vescovi per creare scandalo. I vescovi devono quindi ricordare tre aspetti fondamentali: la loro forza è essere uomini di preghiera, avere l'umiltà di sapere di essere stati scelti da Dio e rimanere vicino al popolo".

Una riflessione sulla delicata figura del Vescovo recentemente minata sia dal fuoco amico che dalle cordate anticristiane. Prendendo spunto dal brano evangelico, per il quale è Gesù a scegliere i Dodici Apostoli, così anche i Prelati devono sentirsi scelti e comportarsi di conseguenza.

"Il vescovo che ama Gesù non è un arrampicatore che va avanti con la sua vocazione come fosse una funzione, forse guardando a un’altra possibilità di andare avanti e di andare su: no. Il vescovo si sente scelto. E ha proprio la certezza di essere stato scelto", sottolinea Francesco.

Infine un monito: "il vescovo è chiamato ad essere vicino al popolo e a non allontanarsi". Questo perché se il Pastore rimane distante dal gregge, non si lascerà mai coinvolgere dalle sue problematiche, perché sarà distante e distaccato.

"Il Grande Accusatore vuole scandalizzare il popolo; sembra che si sia sciolto e ce l’abbia con i vescovi. E vero - conclude il Vicario di Cristo - ci sono, tutti siamo peccatori, noi vescovi. Cerca di svelare i peccati, che si vedano, per scandalizzare il popolo. Il Grande Accusatore gira per il mondo cercando come accusare”.

Per tale motivo, "la forza del vescovo contro il Grande Accusatore è la preghiera, quella di Gesù su di lui e quella propria; e l’umiltà di sentirsi scelto e rimanere vicino al popolo di Dio, senza andare verso una vita aristocratica che gli toglie questa unzione. Preghiamo, oggi, per i nostri vescovi: per me, per questi che sono qui davanti e per tutti i vescovi del mondo".




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