Prima dell'udienza generale, Papa Francesco ha ricevuto in regalo una copia della “Vocazione di San Matteo” di Caravaggio, realizzata dalla Bottega umbra Tifernate, e portata da una delegazione di vertici di Sky e di Vatican Media che insieme hanno anche collaborato per la realizzazione del film: “Caravaggio, l'anima e il sangue”.
Un dipinto molto amato da Papa Francesco è la “Vocazione di San Matteo” del Caravaggio che si trova nella chiesa di san Luigi dei Francesi, tappa preferita dell’allora cardinale Bergoglio nelle sue visite romane.
Stamani, a Casa Santa Marta, prima dell’udienza generale, Francesco ha ricevuto in regalo una copia del capolavoro di Merisi realizzato per l’occasione dalla Bottega Tifernate di Città di Castello, in provincia di Perugia, e donata dal suo fondatore Stefano Lazzari, ricevuto insieme ad una delegazione di vertici di Sky e di Vatican Media che insieme hanno lavorato nel film: “Caravaggio, l'anima e il sangue”.
Incontro emozionante
“Un immenso privilegio e una grande emozione”: così Cosetta Lagani, responsabile e direttore artistico film d'arte Sky, racconta l’incontro con il Papa con il quale si è parlato di Matteo, il giovane che conta avidamente i soldi e che poi è trafitto dalla luce di Dio. “Nel film che abbiamo realizzato – spiega – abbiamo dato a Matteo la stessa interpretazione di Francesco al quale abbiamo avuto modo di raccontare anche della bella collaborazione che da qualche anno stiamo avendo con la Segreteria per la Comunicazione, Vatican Media ed i Musei Vaticani”. “Caravaggio, l'anima e il sangue” è una pellicola, prodotta da Sky e Magnitudo Film in collaborazione con Vatican Media, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica e che si aggiunge al filone dei film d’arte Sky dedicati ai grandi artisti italiani. Una sinergia Vaticano-Sky iniziata sin dal 2013 con il primo film d’arte "Musei Vaticani", in collaborazione con la direzione dei Musei Vaticani, e continuata con quello dedicato a "San Pietro e le Basiliche Papali di Roma" del 2016, in collaborazione con Vatican Media, realizzato per il Giubileo Straordinario della Misericordia. Nel 2017, insieme alla direzione dei Musei Vaticani, "Raffaello - Il Principe delle Arti. In uscita ad ottobre c’è “Michelangelo – Infinito” realizzato in collaborazione con i Musei Vaticani e con Vatican Media.
“Continuate sulla strada intrapresa”
“Nell’incontro – continua Cosetta Lagani - il Pontefice ha esortato a continuare con i progetti che abbiamo intrapreso; progetti che portano la cultura del bello in tutto il mondo, che rendono l’arte accessibile ad un pubblico di ogni estrazione sociale”. “Il film su Caravaggio, ad oggi, con i suoi 170mila spettatori nei 5 giorni di programmazione nei cinema resta – spiega la responsabile Sky – il documentario d’arte più visto da sempre in Italia”. La pellicola regista anche il tutto esaurito in due giorni di programmazione in Messico.
Il Papa colpito dalla storia di Emanuele Marigliano
“A Francesco abbiamo raccontato la storia di Emanuele Marigliano che nel film interpreta gli stati d'animo di Michelangelo Merisi. La sua è una storia di un moderno san Matteo che prima ha conosciuto il buio e poi la luce. E’ un ragazzo di Scampia – spiega Cosetta Lagani - con un passato difficile che il regista della pellicola Jesus Garces Lambert ha scoperto nel corso delle riprese a Napoli. Lui infatti era un aiuto elettricista e con il suo vissuto interpretava al meglio e senza filtri i turbamenti interni dell’io caravaggesco”. E’ stato quindi un colpo di fulmine, un’occasione di riscatto per Emanuele, oggi impegnato nel comitato per la riqualificazione di Scampia e che sta portando la pellicola nelle scuole locali. L’intenzione degli autori insieme a Vatican Media è anche quella di arrivare proiettare il film nelle carceri per portare un messaggio di bellezza e di speranza.
A margine della première del film d’arte tenutasi presso il Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, Marigliano ha svelato di essersi approcciato per la prima volta all’arte del Caravaggio attraverso la visione delle Sette Opere di Misericordia, un dipinto emblematico e carico di emotività (specie in relazione al suo percorso di vita) e di essere nato lo stesso giorno in cui il Merisi fu aggredito nei pressi della Locanda del Cerriglio, pochi giorni dopo aver fatto il suo ritorno nella città di Pulcinella, dopo gli eventi di Malta.
Alla luce di ciò potremmo dunque dire che Emanuele Marigliano è una sorta di testimone “spirituale” dell’artista poiché porta dentro di sé l’arrovellamento perenne che tormentò l’intera esistenza di Michelangelo Merisi, la stessa a cui lo spettatore di oggi deve esser grato, poiché grazie ad essa la sua mano e la sua mente partorirono capolavori senza tempo.
Emanuele Marigliano oggi è attivo, insieme al fratello, nel comitato per la riqualificazione del suo quartiere e nella richiesta di soddisfazione dei bisogni fondamentali della persona, dalla bonifica dall’amianto alla scolarizzazione dei figli per garantire loro un’educazione civica e alla legalità.
A margine della première del film d’arte tenutasi presso il Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, Marigliano ha svelato di essersi approcciato per la prima volta all’arte del Caravaggio attraverso la visione delle Sette Opere di Misericordia, un dipinto emblematico e carico di emotività (specie in relazione al suo percorso di vita) e di essere nato lo stesso giorno in cui il Merisi fu aggredito nei pressi della Locanda del Cerriglio, pochi giorni dopo aver fatto il suo ritorno nella città di Pulcinella, dopo gli eventi di Malta.
Alla luce di ciò potremmo dunque dire che Emanuele Marigliano è una sorta di testimone “spirituale” dell’artista poiché porta dentro di sé l’arrovellamento perenne che tormentò l’intera esistenza di Michelangelo Merisi, la stessa a cui lo spettatore di oggi deve esser grato, poiché grazie ad essa la sua mano e la sua mente partorirono capolavori senza tempo.
Emanuele Marigliano oggi è attivo, insieme al fratello, nel comitato per la riqualificazione del suo quartiere e nella richiesta di soddisfazione dei bisogni fondamentali della persona, dalla bonifica dall’amianto alla scolarizzazione dei figli per garantire loro un’educazione civica e alla legalità.
Un dipinto molto amato da Papa Francesco è la “Vocazione di San Matteo” del Caravaggio che si trova nella chiesa di san Luigi dei Francesi, tappa preferita dell’allora cardinale Bergoglio nelle sue visite romane.
Stamani, a Casa Santa Marta, prima dell’udienza generale, Francesco ha ricevuto in regalo una copia del capolavoro di Merisi realizzato per l’occasione dalla Bottega Tifernate di Città di Castello, in provincia di Perugia, e donata dal suo fondatore Stefano Lazzari, ricevuto insieme ad una delegazione di vertici di Sky e di Vatican Media che insieme hanno lavorato nel film: “Caravaggio, l'anima e il sangue”.
Incontro emozionante
“Un immenso privilegio e una grande emozione”: così Cosetta Lagani, responsabile e direttore artistico film d'arte Sky, racconta l’incontro con il Papa con il quale si è parlato di Matteo, il giovane che conta avidamente i soldi e che poi è trafitto dalla luce di Dio. “Nel film che abbiamo realizzato – spiega – abbiamo dato a Matteo la stessa interpretazione di Francesco al quale abbiamo avuto modo di raccontare anche della bella collaborazione che da qualche anno stiamo avendo con la Segreteria per la Comunicazione, Vatican Media ed i Musei Vaticani”. “Caravaggio, l'anima e il sangue” è una pellicola, prodotta da Sky e Magnitudo Film in collaborazione con Vatican Media, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica e che si aggiunge al filone dei film d’arte Sky dedicati ai grandi artisti italiani. Una sinergia Vaticano-Sky iniziata sin dal 2013 con il primo film d’arte "Musei Vaticani", in collaborazione con la direzione dei Musei Vaticani, e continuata con quello dedicato a "San Pietro e le Basiliche Papali di Roma" del 2016, in collaborazione con Vatican Media, realizzato per il Giubileo Straordinario della Misericordia. Nel 2017, insieme alla direzione dei Musei Vaticani, "Raffaello - Il Principe delle Arti. In uscita ad ottobre c’è “Michelangelo – Infinito” realizzato in collaborazione con i Musei Vaticani e con Vatican Media.
“Continuate sulla strada intrapresa”
“Nell’incontro – continua Cosetta Lagani - il Pontefice ha esortato a continuare con i progetti che abbiamo intrapreso; progetti che portano la cultura del bello in tutto il mondo, che rendono l’arte accessibile ad un pubblico di ogni estrazione sociale”. “Il film su Caravaggio, ad oggi, con i suoi 170mila spettatori nei 5 giorni di programmazione nei cinema resta – spiega la responsabile Sky – il documentario d’arte più visto da sempre in Italia”. La pellicola regista anche il tutto esaurito in due giorni di programmazione in Messico.
Il Papa colpito dalla storia di Emanuele Marigliano
“A Francesco abbiamo raccontato la storia di Emanuele Marigliano che nel film interpreta gli stati d'animo di Michelangelo Merisi. La sua è una storia di un moderno san Matteo che prima ha conosciuto il buio e poi la luce. E’ un ragazzo di Scampia – spiega Cosetta Lagani - con un passato difficile che il regista della pellicola Jesus Garces Lambert ha scoperto nel corso delle riprese a Napoli. Lui infatti era un aiuto elettricista e con il suo vissuto interpretava al meglio e senza filtri i turbamenti interni dell’io caravaggesco”. E’ stato quindi un colpo di fulmine, un’occasione di riscatto per Emanuele, oggi impegnato nel comitato per la riqualificazione di Scampia e che sta portando la pellicola nelle scuole locali. L’intenzione degli autori insieme a Vatican Media è anche quella di arrivare proiettare il film nelle carceri per portare un messaggio di bellezza e di speranza.
A margine della première del film d’arte tenutasi presso il Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, Marigliano ha svelato di essersi approcciato per la prima volta all’arte del Caravaggio attraverso la visione delle Sette Opere di Misericordia, un dipinto emblematico e carico di emotività (specie in relazione al suo percorso di vita) e di essere nato lo stesso giorno in cui il Merisi fu aggredito nei pressi della Locanda del Cerriglio, pochi giorni dopo aver fatto il suo ritorno nella città di Pulcinella, dopo gli eventi di Malta.
Alla luce di ciò potremmo dunque dire che Emanuele Marigliano è una sorta di testimone “spirituale” dell’artista poiché porta dentro di sé l’arrovellamento perenne che tormentò l’intera esistenza di Michelangelo Merisi, la stessa a cui lo spettatore di oggi deve esser grato, poiché grazie ad essa la sua mano e la sua mente partorirono capolavori senza tempo.
Emanuele Marigliano oggi è attivo, insieme al fratello, nel comitato per la riqualificazione del suo quartiere e nella richiesta di soddisfazione dei bisogni fondamentali della persona, dalla bonifica dall’amianto alla scolarizzazione dei figli per garantire loro un’educazione civica e alla legalità.
A margine della première del film d’arte tenutasi presso il Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, Marigliano ha svelato di essersi approcciato per la prima volta all’arte del Caravaggio attraverso la visione delle Sette Opere di Misericordia, un dipinto emblematico e carico di emotività (specie in relazione al suo percorso di vita) e di essere nato lo stesso giorno in cui il Merisi fu aggredito nei pressi della Locanda del Cerriglio, pochi giorni dopo aver fatto il suo ritorno nella città di Pulcinella, dopo gli eventi di Malta.
Alla luce di ciò potremmo dunque dire che Emanuele Marigliano è una sorta di testimone “spirituale” dell’artista poiché porta dentro di sé l’arrovellamento perenne che tormentò l’intera esistenza di Michelangelo Merisi, la stessa a cui lo spettatore di oggi deve esser grato, poiché grazie ad essa la sua mano e la sua mente partorirono capolavori senza tempo.
Emanuele Marigliano oggi è attivo, insieme al fratello, nel comitato per la riqualificazione del suo quartiere e nella richiesta di soddisfazione dei bisogni fondamentali della persona, dalla bonifica dall’amianto alla scolarizzazione dei figli per garantire loro un’educazione civica e alla legalità.
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