lunedì, marzo 26, 2018
La premier May torna a denunciare "gli atti di aggressione" attribuiti "al regime di Putin".

La ritorsione diplomatica collettiva alla Russia, concordata dal Consiglio Ue e condivisa da altri alleati occidentali in seguito al caso Skripal, "è una risposta alla minaccia" che Mosca pone "alla sicurezza di tutti noi, non solo un segno di solidarietà" a Londra. Così la premier May alla Camera dei Comuni, presentando come un successo diplomatico le espulsioni decise da "18 Paesi, fra cui 15 dell'Ue" e tornando a denunciare "gli atti di aggressione" attribuiti "al regime di Putin".

Cremlino: "Dispiaciuti, rappresaglia"
Il Cremlino si è detto "dispiaciuto" per la decisione presa da 14 paesi Ue, Usa, Canada e Ucraina, di espellere i diplomatici russi in solidarietà con Londra, per l'avvelenamento dell'ex spia Kgb, Skripal, ma seguiranno misure "speculari di rappresaglia". Lo ha detto il portavoce di Putin, Peskov, citato dalla Tass. "Il Cremlino studierà ora la situazione: il ministero degli Esteri sottoporrà le sue proposte più avanti". E ribadisce: "La Russia non ha nulla a che fare con questa vicenda".



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