giovedì, febbraio 09, 2017
Il racconto di Stefania Chiappalupi parla di amore e di guerra. 

Recensione di Alessandra Monaco 

È la storia di Caterina e Alessandro, tutti e due vivono a Roma ma lui studia a Napoli. Si incontrano la prima volta in chiesa, lui rimane affascinato dalla sua voce, lei rimane affascinata dal suo aspetto e da quei modi galanti. Si scambiano pochissime parole. Alessandro scrive una lettera a Caterina e la mamma le permette di leggerla da sola. Da quel momento seguono visite di lui ogni volta che gli è possibile, seguono batticuori e la voglia di stare insieme. I due giovani si sposano, fanno un viaggio di nozze bellissimo, Alessandro vuole far vedere alla sua sposa tutti quei posti che per lui sono importanti. Rientrano a casa e i due devono fare i conti con la guerra.

I personaggi sono costruiti sotto ogni punto di vista, fisico, psicologico, caratteriale. L’ambientazione non trascura i dettagli pur non cadendo in inutili divulgazioni. Uno dei punti cardini di questo racconto è la fede. Non mancano nel romanzo passione e leggerezza, in alcuni punti il ritmo che Stefania Chiappalupi riesce a dare è sorprendente, proprio quando la storia può far venire gli occhi lucidi. Un racconto che coinvolge dalla prima parola fino all’ultimo punto.

Emozionante, vero. Una storia che ci fa fare i conti anche con la cruda realtà della guerra, di quelle storie che siamo abituati a leggere nei libri, nelle testimonianze. Un libro questo che ci fa rimanere incollati alle pagine.



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