lunedì, gennaio 30, 2017
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto venerdì scorso che la Russia ai prossimi negoziati di pace che si terrano l'8 febbraio a Ginevra, presenterà un progetto per una nuova Costituzione siriana. Tale progetto è stata costruito tenendo conto delle posizioni di Damasco, dell’opposizione e dei paesi della regione.

di Patrizio Ricci

L’analista militare, responsabile dell’Istituto di ricerca sul Medio Oriente Anton Mardasov riferisce sulla rivista russa ‘Geopolitica‘ che la bozza di costituzione amplia i poteri del Parlamento della Repubblica al quale è demandato la decisione nelle questioni di guerra e di pace, così come l’impeachment del presidente, la nomina dei membri della Corte Costituzionale, la nomina e la revoca del capo
della Banca nazionale. Inoltre,  la nuova Costituzione vieta alle forze armate della Repubblica di intervenire nella sfera politica e di condurre azioni contro le persone. Allo stesso tempo, il progetto di costituzione siriana sancisce la supremazia del diritto internazionale e dei trattati internazionali rispetto al diritto nazionale.Come affermato dalla portavoce  ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, il progetto russo di Costituzione siriana – non è uno schema non suscettibile di modifiche ma sono idee che costituiscono un buon punto di partenza per la discussione.

La rivista russa 'Geopolitica' informa che nella bozza di  costituzione la dizione “Repubblica araba siriana” viene sostituita da ” Repubblica siriana” ed è in progetto di eliminare che il presidente deve essere per forza un musulmano. Non viene eliminato però il riferimento alla Sharia dato che  l’opposizione armata “Jaish al-Islam” professa l’Islam politico, e quindi non sarà mai d’accordo con l’ opzione di eliminare tale riferimento.

La citata rivista russa riferisce che il progetto di Costituzione siriana ha stabilito un punto estremamente importante, che comporta la concessione di maggiore autorità ai consigli locali. In totale sarebbero più di quattro, ed attualmente tutti funzionano in gran parte del territorio controllato dai ‘ribelli’. Sulla loro formazione Mosca è stata in precedenza scettica. Tuttavia adesso che nei colloqui con l’opposizione i comitati locali sono stati proposti come governo locale civile che non si occupa di politica.  La Russia aveva forti riserve su questi suggerimenti,  ma ora sembra essersi orientata sul fatto che nella situazione attuale è più realistico cercare compromessi ritenendo che i suggerimenti sono un segnale positivo per la soluzione del conflitto per via diplomatica.

Riguardo alla questione curda, Mosca ritiene che senza il dialogo con i curdi la soluzione della guerra  è impossibile.

Il dibattito su una nuova costituzione continuerà per molti mesi. Pertanto, prima che il progetto sia definitivo sarà formato un organismo politico di transizione,  sotto la guida del presidente che includerà una opposizione politica vera e propria, non l’opposizione armata.

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