lunedì, gennaio 16, 2017
Il pil crescerà quest'anno dello 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre. E' l'unico paese europeo. Obstfeld: "Agire con riforme strutturali e banche".

Più indietro di tutti. Il Fondo Monetario Internazionale lima le stime di crescita per l'Italia per il 2017 e il 2018. Il Pil crescerà quest'anno dello 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre. Nel 2018 la crescita sarà dello 0,8%, 0,3 punti in meno rispetto alle precedenti stime. Lo afferma il Fmi aggiornando il World Economic Outlook. Nel 2016 l'economia italiana è cresciuta dello 0,9%. Stime al rialzo, invece, per Germania, Giappone, Spagna e Regno Unito.

In generale, sono state confermate le stime di crescita mondiali per il 2016 e il 2017. Il Pil globale è previsto cresca quest'anno del 3,4%, per accelerare nel 2018 a +3,6%. Il Fmi rivede al rialzo le stime per le economie avanzate, che cresceranno quest'anno dell'1,9%, 0,1 punti percentuali in piu' rispetto alle stime precedenti, e nel 2018 del 2,0%, +0,2 punti percentuali.

Riviste al rialzo le stime di crescita degli Stati Uniti e dell'Area euro nel 2017. L'economia americana si espanderà del 2,3%, 0,1 punti percentuali in più rispetto alle stime di ottobre. Per il 2018, invece, la crescita è stimata a +2,5%, 0,4 punti percentuali in più rispetto alle previsioni precedenti. L'Area euro crescerà quest'anno dell'1,6%, +0,1 punti in più rispetto alle stime di ottobre. Invariata a +1,6% la crescita per il 2018.

Sulle politiche dell'amministrazione Donald Trump, però, persiste un'incertezza che potrebbe pesare sulle stime di crescita. Nel caso gli stimoli all'economia, che il presidente eletto ha assicurato, si mostrassero più sostenuti delle attese, la crescita globale potrebbe accelerare. Rischi negativi sulla crescita potrebbero invece arrivare dal protezionismo.

L'economia inglese resiste alla Brexit. Il Fmi rivede al rialzo le stime di crescita della Gran Bretagna per il 2017, rivedendo al ribasso quelle per il 2018. La crescita inglese si attesterà quest'anno al +1,5%, 0,4 punti percentuali in più rispetto alle stime di ottobre, ma in rallentamento rispetto al +2,0% del 2016. Per il 2017 il pil inglese è previsto attestarsi al +1,4%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti.

Le stime fin qui presentante, però, dovranno superare le prove elettorali previste per quest'anno in molti paesi. A dirlo è Maurice Obstfeld, capo del dipartimento di ricerca del Fondo: "In Europa, i termini dell’uscita della Gran Bretagna dall'area euro non sono ancora stati definiti e il fitto calendario di elezioni nazionali" potrebbe avere "ripercussioni economiche avverse, nel breve e nel lungo termine", ha affermato, raccomandando la necessità di un approccio basato su tre pilastri: le politiche di bilancio, le riforme strutturali e la politica monetaria.




Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa