martedì, gennaio 31, 2017
Appello del segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, il Rev. Olav Fykse Tveit, all’indomani del terribile attacco alla Grande Moschea di Quebec City: "di fronte alla brutalità, la famiglia umana deve rimanere unita".

di Dario Cataldo

Un terribile attacco alla libertà di culto, che mina certezze religiose che in ambito occidentale cominciano a destare preoccupazione. Il Rev. Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, in merito all'attacco alla Grande Moschea di Quebec City afferma: "Di fronte a questa brutalità, la famiglia umana, tutte le persone di fede e di buona volontà, devono stare insieme e impegnarsi a rispettare e prendersi cura l’uno dell’altro, a proteggersi vicendevolmente e prevenire ogni violenza".

In un comunicato diffuso per esprimere la solidarietà di tutte le Chiese cristiane del mondo, il Reverendo esprime il cordoglio per "coloro che sono in lutto o sono rimasti feriti in questo attacco scioccante. Il principio della libertà di religione e di credo per tutte le persone - continua il Religioso - deve essere affermato e protetto in Canada, e in tutto il mondo, come una responsabilità etica e giuridica fondamentale dei governi”.

Conclude il comunicato: “Nel nostro mondo di oggi, ogni ricorso alla violenza in nome della religione o motivata dalla religione è assolutamente inaccettabile e pericolosa”.


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