Riportiamo la testimonianza del dr. Nabil Antaki direttore di uno dei due ospedali situati nella zona Ovest di Aleppo. Intervista realizzata e riportata sul sito dall'associazione Ora Pro Siria.
D - Dr Antaki, l'inizio della fine?
R - Dr Antaki: ”Senza voler vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, oggi le notizie dal fronte di Aleppo sono quasi tutte buone. Quasi, purtroppo. Due dei quartieri principali nella periferia est (Hanano e Sakhour), che i ribelli-terroristi occupano da quattro anni, sono stati liberati dall’esercito siriano e almeno quattromila nostri concittadini di Aleppo-est, presi in ostaggio, sono riusciti a fuggire con il loro aiuto. Momentaneamente sono al sicuro a Jibrin. Altri sono fuggiti verso Sceikh Maqsud.
Questo per le notizie belle, ma purtroppo ci sono anche due brutte notizie e un timore. Civili che tentavano di fuggire da Aleppo-est sono stati uccisi dai terroristi, che oggi hanno continuato a far piovere colpi di mortaio su Aleppo-ovest. Le vittime di questi attacchi sono dodici. Si sarebbe tentati di dire ”per rappresaglia contro l’avanzata dell’esercito lealista”, se non fosse che noi siamo il bersaglio di questi bombardamenti quotidiani da quattro anni. Adesso, temiamo che i governi occidentali e alcuni organismi chiedano una tregua per ”motivi umanitari” (come hanno fatto con successo in passato) e orchestrino una nuova campagna mediatica per impedire all’esercito dello Stato siriano di portare a termine la liberazione di Aleppo. Infatti, la domanda sulla “catastrofe umanitaria” in Aleppo-est mi è stata già posta oggi dai media, in due interviste telefoniche. La disinformazione continua…” (Traduzione: Maria Antonietta Carta)
Migliaia di civili sono in fuga dalla Aleppo orientale dalla morsa dei terroristi verso i valichi aperti dall’esercito siriano. Paradossalmente, la Comunità Internazionale punta il dito 'in difesa dei civili' chiedendo una tregua in prossimità della liberazione completa della città ma non ha portato nulla che sollevi Aleppo dai suoi bisogni di sussistenza.
Come nella previsione del dr. Antachi, oggi la Francia ha chiesto la riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per cercare ancora una volta di rimandare la soluzione della cacciata completa dei jihadisti, richiesta anche dai cittadini.
FONTE -
D - Dr Antaki, l'inizio della fine?
R - Dr Antaki: ”Senza voler vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, oggi le notizie dal fronte di Aleppo sono quasi tutte buone. Quasi, purtroppo. Due dei quartieri principali nella periferia est (Hanano e Sakhour), che i ribelli-terroristi occupano da quattro anni, sono stati liberati dall’esercito siriano e almeno quattromila nostri concittadini di Aleppo-est, presi in ostaggio, sono riusciti a fuggire con il loro aiuto. Momentaneamente sono al sicuro a Jibrin. Altri sono fuggiti verso Sceikh Maqsud.
Questo per le notizie belle, ma purtroppo ci sono anche due brutte notizie e un timore. Civili che tentavano di fuggire da Aleppo-est sono stati uccisi dai terroristi, che oggi hanno continuato a far piovere colpi di mortaio su Aleppo-ovest. Le vittime di questi attacchi sono dodici. Si sarebbe tentati di dire ”per rappresaglia contro l’avanzata dell’esercito lealista”, se non fosse che noi siamo il bersaglio di questi bombardamenti quotidiani da quattro anni. Adesso, temiamo che i governi occidentali e alcuni organismi chiedano una tregua per ”motivi umanitari” (come hanno fatto con successo in passato) e orchestrino una nuova campagna mediatica per impedire all’esercito dello Stato siriano di portare a termine la liberazione di Aleppo. Infatti, la domanda sulla “catastrofe umanitaria” in Aleppo-est mi è stata già posta oggi dai media, in due interviste telefoniche. La disinformazione continua…” (Traduzione: Maria Antonietta Carta)
Migliaia di civili sono in fuga dalla Aleppo orientale dalla morsa dei terroristi verso i valichi aperti dall’esercito siriano. Paradossalmente, la Comunità Internazionale punta il dito 'in difesa dei civili' chiedendo una tregua in prossimità della liberazione completa della città ma non ha portato nulla che sollevi Aleppo dai suoi bisogni di sussistenza.
Come nella previsione del dr. Antachi, oggi la Francia ha chiesto la riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per cercare ancora una volta di rimandare la soluzione della cacciata completa dei jihadisti, richiesta anche dai cittadini.
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