sabato, ottobre 15, 2016
Oggi i ministri degli esteri di Turchia, Qatar e Arabia Saudita incontreranno Lavrov e Kerry a Losanna per colloqui sulla Siria. Mosca ha bloccato il coinvolgimento del Regno Unito e della Francia.

di Patrizio Ricci

I rappresentanti diplomatici di Russia e Stati Uniti si incontrano oggi a Losanna. Il vertice era stato annunciato giovedì scorso dagli Usa dopo la dichiarazione di aver chiuso ogni possibilità di ulteriori negoziati con la Russia. E probabile che il pericolo reale di uno scontro tra forze russe ed americane abbia indotto Washington a tentare un qualche accordo 'in extremis'.
Tutto dipenderà però dalle proposte americane perchè il ministro degli esteri russo Lavrov, dalla capitale armena Yerevan,  ha fatto sapere di non avere "speciali aspettative" circa l'esito dell'incontro.

Alexander Golts sul giornale Russia Times scrive che "la Russia la scorsa settimana ha annunciato pubblicamente che le sue truppe sono inserite nei ranghi delle forze governative siriane, e ogni attacco contro l'esercito di siriano minaccia direttamente la vita dei militari russi. Ciò vuol dire che Mosca non accetterà dagli Usa scuse per eventuali attacchi contro l'esercito siriano".

Gli Stati Uniti, agli inizi di ottobre, hanno rotto ogni collaborazione e scambio di informazioni con Mosca sulla Siria. Come sappiamo, il 17 settembre gli USA hanno compiuto un prolungato attacco aereo sulle posizioni dell'esercito siriano a Deir Ezzor provocando la morte di 82 soldati siriani. Quel deliberato massacro è stato chiamato da Washington un 'errore'. Ma non è stato questo episodio cruento a far fallire i piani di pace bensì, secondo il portavoce del Dipartimento di Stato Jhon Kirby  "il mancato rispetto dei propri obblighi da parte russa" che avrebbe attaccato il convoglio umanitario della Mezzaluna Rossa, il 19 settembre scorso.
In realtà, anche per l'ammissione dell'Onu, non esistono  prove che avvalorino la condanna degli Stati Uniti e dei loro alleati. Inoltre, la Russia ha sempre negato ogni coinvolgimento.
La sola evidenza è quella che sulla zona, proprio in quel momento, era in volo un velivolo del tipo 'Predator' statunitense. Le prove che gli Usa hanno detto di avere non sono state mai mostrate da Washington. Date le circostanze e la dinamica degli avvenimenti, l'attuale posizione americana appare ingiustificata, visto anche che chi punta l'indice contro la Russia sono gli autori certi del massacro compiuto a Deir Ezzor.

Purtroppo, tanta declamata volontà di pace è finalizzata solo a colpevolizzare ulteriormente l'altra parte e a giustificare un'escalation militare. Infine, è probabilmente che gli Usa ed i loro alleati arabi organizzeranno un attacco a Deir Ezzor ed Aleppo tramite gli estremisti islamici dell' Isis che saranno lasciati liberi di raggiungere la Siria.
Ma quindi si vuol dire che gli Usa utilizzano Isis? Niente affatto, Washington si comporta come il pastore fa con le pecore: egli fa semplicemente rotolare dei sassi per far deviare le pecore di testa che si porteranno dietro tutto il gregge, in una direzione anzichè in un'altra.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa