Disponibile sia per il sistema iOS che Android, l’App conta al suo interno le storie di 22 vittime di mafia. Durante la presentazione di lunedì al Teatro Biondo di Palermo, gli ideatori Pif e Tiziano Di Cata, insieme a tutti i collaboratori e i familiari delle vittime della mafia.
di Dario Cataldo
Un’idea nata per caso, da una discussione tra amici. A Palermo è normale identificare dei luoghi della città con gli efferati omicidi commessi dalla Mafia. Da qui l’iniziativa a portata di click (qui): realizzare un’applicazione per smartphone che informi sui luoghi teatro degli orrori, impreziosita con le storie delle vittime. Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, regista dell’apprezzata pellicola “La mafia uccide solo d’estate” accolta positivamente sia da critica che dal pubblico, dichiara: “Palermo è già un museo dell'antimafia, noi palermitani abbiamo da sempre utilizzato la città alla Google Maps sfruttando i luoghi degli omicidi come punti di riferimento. Ci siamo detti, perché non sfruttare la cosa per informare la gente in merito”.
L’iniziativa è destinata ad un pubblico trasversale ma è chiaro l’intento di informare le nuove generazioni, educandole alla cultura dell’antimafia, che passa dalla conoscenza della storia di questa organizzazione e dei tanti lutti che ha arrecato.
Per la buona riuscita dell’operazione è stato fondamentale l’apporto dei familiari degli eroi che hanno donato la propria vita per il bene comune. Tramite la concessione di fotografie, testimonianze dirette e tanto altro, si è dato vita a qualcosa che proietta la lotta alla criminalità organizzata nel futuro, nell’epoca del multimediale e dell’interattivo.
Tante le persone giunte alla presentazione al Teatro Biondo. Tra queste si ricordano: il nipote di Don Pino Puglisi; la figlia del Vice Brigadiere Filadelfo Aparo; Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo; Giulio Francese, figlio del giornalista Mario; i coniugi Agostino, genitori di Nino; il fratello del poliziotto Beppe Montana; Tina, la moglie dell'agente Montinaro; la nipote del magistrato Cesare Terranova e la figlia del medico legale Paolo Giaccone.
Ficarra e Picone, insieme ad altri attori, hanno invece prestato le proprie voci per narrare le vicende contenute nell’applicazione. Dichiarano i due comici dal palco del Teatro: “La Sicilia è certamente cambiata e sta ancora cambiando, ce ne siamo resi conto nel momento in cui poco tempo fa ci hanno chiesto di mettere in scena un nostro vecchio pezzo dal titolo "Sono fiero di essere siciliano, mi vergogno di essere siciliano": noi – continuano i due – ci siamo rifiutati, semplicemente perché dal momento in cui è stato scritto sono cambiate davvero tante cose, sono migliorate”.
di Dario Cataldo
Un’idea nata per caso, da una discussione tra amici. A Palermo è normale identificare dei luoghi della città con gli efferati omicidi commessi dalla Mafia. Da qui l’iniziativa a portata di click (qui): realizzare un’applicazione per smartphone che informi sui luoghi teatro degli orrori, impreziosita con le storie delle vittime. Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, regista dell’apprezzata pellicola “La mafia uccide solo d’estate” accolta positivamente sia da critica che dal pubblico, dichiara: “Palermo è già un museo dell'antimafia, noi palermitani abbiamo da sempre utilizzato la città alla Google Maps sfruttando i luoghi degli omicidi come punti di riferimento. Ci siamo detti, perché non sfruttare la cosa per informare la gente in merito”.
L’iniziativa è destinata ad un pubblico trasversale ma è chiaro l’intento di informare le nuove generazioni, educandole alla cultura dell’antimafia, che passa dalla conoscenza della storia di questa organizzazione e dei tanti lutti che ha arrecato.
Per la buona riuscita dell’operazione è stato fondamentale l’apporto dei familiari degli eroi che hanno donato la propria vita per il bene comune. Tramite la concessione di fotografie, testimonianze dirette e tanto altro, si è dato vita a qualcosa che proietta la lotta alla criminalità organizzata nel futuro, nell’epoca del multimediale e dell’interattivo.
Tante le persone giunte alla presentazione al Teatro Biondo. Tra queste si ricordano: il nipote di Don Pino Puglisi; la figlia del Vice Brigadiere Filadelfo Aparo; Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo; Giulio Francese, figlio del giornalista Mario; i coniugi Agostino, genitori di Nino; il fratello del poliziotto Beppe Montana; Tina, la moglie dell'agente Montinaro; la nipote del magistrato Cesare Terranova e la figlia del medico legale Paolo Giaccone.
Ficarra e Picone, insieme ad altri attori, hanno invece prestato le proprie voci per narrare le vicende contenute nell’applicazione. Dichiarano i due comici dal palco del Teatro: “La Sicilia è certamente cambiata e sta ancora cambiando, ce ne siamo resi conto nel momento in cui poco tempo fa ci hanno chiesto di mettere in scena un nostro vecchio pezzo dal titolo "Sono fiero di essere siciliano, mi vergogno di essere siciliano": noi – continuano i due – ci siamo rifiutati, semplicemente perché dal momento in cui è stato scritto sono cambiate davvero tante cose, sono migliorate”.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.