sabato, giugno 25, 2016
Edimburgo e Belfast sono in agitazione, si concretizzano le conseguenze economiche e politiche dell'uscita dall'UE dell'Inghilterra.

Per la Gran Bretagna si delinea per le prossime settimane e mesi il pericolo di un’ondata secessionista che potrebbe portare Scozia e Irlanda a chiedere l’indipendenza dal Regno Unito.

Martin McGuinness, storico leader del partito nazionalista irlandese: "l’Irlanda del Nord chiede a gran voce - ora che la Brexit è una realtà - un nuovo referendum per far scegliere il popolo tra rimanere parte del Regno Unito ormai fuori dall’Europa e l’abbandonarlo, tornando all’interno dell’Unione" .

McGuinness ha parlato di “enormi conseguenze per l’intera isola d’Irlanda che andrebbero contro le aspettative democratiche del popolo” e ha sottolineato la necessità di dare al popolo stesso la possibilità di votare e decidere in autonomia da che parte stare: dentro o fuori dall’Europa.

"La Scozia si è risvegliata fuori dalla Ue nonostante il 62% dei suoi cittadini avesse votato per rimanere in Europa. Una contraddizione che rimette tutte le carte in gioco e apre la strada ad un nuovo referendum sull'indipendenza dalla Gran Bretagna, dopo quello del 2014 in cui vinse il sì alla permanenza nel Regno Unito. Lo ha detto la premier scozzese Nicola Sturgeon.

"E' un cambiamento significativo e determinante quindi l'opzione di un secondo referendum dovrebbe essere ed è sul tavolo", ha precisato Sturgeon.


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