lunedì, giugno 20, 2016
Enrico Ruggeri racconta la storia dell’autore definito da Bukowski "il narratore più maledetto d’America". Oggi, lunedì 20 giugno, alle 15.30 a Il Falco e il Gabbiano su Radio 24 

“L’America che non ci sta, l’America che dissente, l’America più poetica, quella più disperata e più letteraria: a noi piace raccontare quell’America che è l’America di John Fante, uno dei più grandi scrittori del Novecento”. Così Enrico Ruggeri annuncia in video il protagonista della puntata di oggi, lunedì 20 giugno, de Il Falco e il Gabbiano in onda alle 15.30 su Radio 24.

Nato a Denver, nel Colorado, l’8 aprile del 1909, John Fante è figlio di immigrati italiani. Il padre, Nick Fante, è originario di Torricella Peligna, in provincia di Chieti
, dove dal 2006 si tiene un importante Festival Letterario dedicato proprio a John Fante. Nick è un muratore e nei primi anni del Novecento emigra negli Stati Uniti in cerca di fortuna. Sposa Mary Capolungo, una italoamericana di Chicago, cattolicissima, figlia di un sarto lucano. Hanno quattro figli e John è il primogenito. La famiglia vive inizialmente a Denver, ma poi si sposta a Boulder, dove John trascorre tutta la sua infanzia e dove frequenta un collegio di Gesuiti. Nick Fante è abile nel suo lavoro, ma beve, beve moltissimo, e gioca, e poi torna a casa e picchia moglie e figli. Troverà la sua immortalità nelle pagine dei romanzi di John, che ne è tremendamente influenzato: il padre sarà infatti sempre una delle sue maggiori fonti di ispirazione.

John non vive un’infanzia serena, i genitori litigano sempre e il motivo è evidente: di soldi ce ne sono pochi e Nick anche quei pochi se li beve e se li gioca. Intanto John, che si è diplomato dai Gesuiti, si iscrive alla University of Colorado, ma quasi subito abbandona gli studi: si è messo in testa che vuol fare lo scrittore. È stato folgorato dalla prosa dell’autore norvegese Knut Hamsun, che sarà sempre il suo indiscusso maestro. Passa le sue giornate nella biblioteca di Boulder dove scopre e apprezza il grandissimo giornalista e saggista Henry Louis Mencken, Direttore dell’importante rivista letteraria American Mercury.

È il 1930 l’anno del primo grande colpo d’ala di John Fante: suo padre lascia la famiglia per un’altra donna e lui, arrabbiato con il mondo, incattivito da un’infanzia sofferta e apparentemente senza vie di sbocco, decide di lasciare Boulder per cercare fortuna altrove. Dopo un paio di settimane di viaggio in autostop approda nella città che rappresenterà per lui la scenografia ideale dei suoi romanzi: Los Angeles.

Inizia così la storia dello scrittore che porterà Bukowski a definirlo “Il Narratore più maledetto d’America”. Un narratore che dopo i primi successi venne abbandonato dagli editori, ma che proprio grazie a Charles Bukowski viene riportato alla luce. È infatti lui a scoprire il romanzo “Chiedi alla polvere” nella biblioteca pubblica di Los Angeles ed è sempre Bukowski che da quel momento si adopera instancabilmente per riportare il nome e l’opera di John Fante allo splendore e al successo che merita.

La ripubblicazione delle sue opere fa vivere un nuovo periodo di speranza a John Fante, anche se la forma gravissima di diabete che nel frattempo lo ha colpito è progredita in maniera inarrestabile, portandolo alla cecità e all’amputazione di entrambe le gambe, fino a portarlo alla morte l’8 maggio 1983 a Los Angeles, senza aver mai visto la pubblicazione del suo primo romanzo, “La strada per Los Angeles”, che vedrà la luce nel 1985, 49 anni dopo che lui lo aveva scritto.



 Per l’ascolto: www.radio24.it 
 Per informazioni: qui


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa