martedì, maggio 03, 2016
Il provvedimento, che è stato cambiato rispetto a quello giunto dalla Camera, torna all'esame di Montecitorio.

Via libera dell'Aula del Senato al ddl che introduce nell'ordinamento l'aggravante del negazionismo. I sì sono stati 134, i contrari 14 e gli astenuti 36. E' stato approvato l'emendamento del presidente della commissione Giustizia D'Ascola, che riscrive il testo. Sono previsti da 2 a 6 anni di reclusione, ma ci dovrà essere un "concreto pericolo di diffusione". Il provvedimento, che è stato quindi cambiato rispetto a quello giunto dalla Camera, torna all'esame di Montecitorio .

La legge Mancino pevede i reati di discriminazione razziale e di stampo xenofobo, adesso il negazionismo diventerà un'aggravante, aggiunta alla legge.
 
L'articolo unico del ddl che a questo punto torna alla Camera, introduce il comma 3 bis all'art. 3 della legge 13 ottobre 1975 n. 654 (e successive modifiche) e dispone che si applica "la pena da due a sei anni se la propaganda, ovvero l'istitgazione e l'incitamento commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale".


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