Non ci sono molti dubbi sul fatto che il settore petrolifero americana attraversi un momento drammatico. La domanda da farsi ora è se si tratta del nuovo normale a cui il mondo e la prima potenza economica del globo devono abituarsi oppure se si tratta della fase negativa di un ciclo più ampio.
New York (WSI) - Per rispondere a questa domanda vale la pena affidarsi al pensiero di uno che di petrolio se ne intende, T. Boone Pickens, presidente e fondatore del fondo hedge BP Capital Management L’investitore miliardario in petrolio e negli altri asset energetici ha dichiarato di recente che l’industria petrolifera in America è morta.
Il magnate dell’industria degli hedge fund grande conoscitore del business del petrolio ha voluto precisare, tuttavia, che non sarà così per sempre. “È un ciclo e si riprenderà, questo è quello che accadrà”. Ma ora come ora, “il settore è morto e sepolto. Probabilmente già 200mila persone sono state licenziate. Quando tutto ripartirà, non so se riusciremo a ritornare ai livelli di prima”.
Pickens, che si autodefinisce un ambientalista, sostiene che investendo nelle energie alternative come eolico e solare si riuscirebbe a ridurre enormemente la rilevanza dell’OPEC. La sua azienda Clean Energy Fuels costruisce e gestisce impianti di gas naturale liquefatto (LNG).
Passare a fonti di energia pulita? Bello ma impossibile
Allo stesso tempo l’investitore e imprenditore riconosce che da sole le energie verdi non sono la soluzione. “Il mondo produce 94 milioni di barili al giorno e il 70% va in carburante per alimentare i trasporti”.
“L’eolico e il solare sono risorse belle e l’America ne ha a iosa di entrambe. Ma nessuna di queste serve per i trasporti. Quello che voglio dire è che sicuramente possono offrire un aiuto importante e che devono essere sviluppate”, osserva Pickens aggiungendo: “Sono per tutto ciò che è americano”.
Ma allo stesso tempo “sono anche una persona realista. E la realtà è che usiamo un ammontare incredibile di energia nel mondo. Non puoi da un giorno all’altro eliminare 94 milioni di barili al giorno. È impossibile“.
Nel suo intervento all’emittente radiofonica Pickens ha parlato anche di quella che ritiene sia la ragione principale della caduta a picco delle quotazioni del petrolio, così come se sosterrà Donald Trump alla prossima campagna presidenziale.
“Sono nel business da tanto tempo e ringrazio il signore che mi ha fatto vivere abbastanza a lungo da poter assistere a questo. Penso che sia una grande cosa per l’America”.
Fonte: NPR
di Daniele Chicca
New York (WSI) - Per rispondere a questa domanda vale la pena affidarsi al pensiero di uno che di petrolio se ne intende, T. Boone Pickens, presidente e fondatore del fondo hedge BP Capital Management L’investitore miliardario in petrolio e negli altri asset energetici ha dichiarato di recente che l’industria petrolifera in America è morta.
Il magnate dell’industria degli hedge fund grande conoscitore del business del petrolio ha voluto precisare, tuttavia, che non sarà così per sempre. “È un ciclo e si riprenderà, questo è quello che accadrà”. Ma ora come ora, “il settore è morto e sepolto. Probabilmente già 200mila persone sono state licenziate. Quando tutto ripartirà, non so se riusciremo a ritornare ai livelli di prima”.
Pickens, che si autodefinisce un ambientalista, sostiene che investendo nelle energie alternative come eolico e solare si riuscirebbe a ridurre enormemente la rilevanza dell’OPEC. La sua azienda Clean Energy Fuels costruisce e gestisce impianti di gas naturale liquefatto (LNG).
Passare a fonti di energia pulita? Bello ma impossibile
Allo stesso tempo l’investitore e imprenditore riconosce che da sole le energie verdi non sono la soluzione. “Il mondo produce 94 milioni di barili al giorno e il 70% va in carburante per alimentare i trasporti”.
“L’eolico e il solare sono risorse belle e l’America ne ha a iosa di entrambe. Ma nessuna di queste serve per i trasporti. Quello che voglio dire è che sicuramente possono offrire un aiuto importante e che devono essere sviluppate”, osserva Pickens aggiungendo: “Sono per tutto ciò che è americano”.
Ma allo stesso tempo “sono anche una persona realista. E la realtà è che usiamo un ammontare incredibile di energia nel mondo. Non puoi da un giorno all’altro eliminare 94 milioni di barili al giorno. È impossibile“.
Nel suo intervento all’emittente radiofonica Pickens ha parlato anche di quella che ritiene sia la ragione principale della caduta a picco delle quotazioni del petrolio, così come se sosterrà Donald Trump alla prossima campagna presidenziale.
“Sono nel business da tanto tempo e ringrazio il signore che mi ha fatto vivere abbastanza a lungo da poter assistere a questo. Penso che sia una grande cosa per l’America”.
Fonte: NPR
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