lunedì, maggio 30, 2016
"Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è al lavoro per estendere il "Protocollo Antoci" e rafforzare i sistemi di controlli per contrastare le infiltrazioni mafiose in agricoltura sui fondi europei e i terreni".

Il contrasto alla criminalità organizzata riparte dalla terra. Il malaffare sullo sfruttamento terriero garantisce alla Mafia consistenti introiti. Il caso Antoci insegna. Il Ministro Maurizio Martina in merito dichiara: "Stiamo lavorando per estendere sui territori il protocollo antimafia del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, vittima di un agguato mafioso nei giorni scorsi. Siamo impegnati su due fronti: impedire l'accesso dei mafiosi ai fondi europei destinati all'agricoltura e accrescere i controlli sull'assegnazione di beni demaniali e sul possesso dei terreni".

Oltre al contrasto, anche lo snellimento delle pratiche burocratiche per agevolare le piccole e medie imprese nel rilancio di una economia - quella agricola - relegata ai margini dalle politiche di sviluppo. Continua il Ministro: "Sulle risorse europee puntiamo a segnalare alle prefetture tutti i beneficiari sopra una certa soglia minima, affinché sia fatto un controllo antimafia che non gravi sulle aziende in regola con carichi burocratici. Un percorso possibile - conclude Martina - che possa anche vedere la collaborazione di Anac, Ministero dell'Interno ed enti locali. Allo stesso tempo Agecontrol sta già pianificando un aumento delle verifiche di competenza a partire da alcune regioni più a rischio".


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