Accanto alla preghiera, l’aiuto concreto di ACS ai cristiani cinesi.
Un sostegno iniziato molte decadi fa. Era il 1961 quando Aiuto alla Chiesa che Soffre ha incominciato a prendersi cura dei profughi cristiani fuggiti dalla Cina. Da allora la fondazione non ha mai smesso di aiutare i cristiani cinesi a mantenere viva la fede, nonostante le gravi limitazioni imposte da Pechino.
Chiese rase al suolo, croci demolite, vescovi scomparsi o agli arresti domiciliari, sacerdoti e fedeli detenuti. È questa la realtà dei cristiani in Cina, dove tuttavia il Cristianesimo continua a crescere. Se il governo dichiara appena 30milioni di cristiani cinesi, secondo recenti studi sarebbero infatti almeno 68milioni.
ACS ha dedicato alla Cina uno speciale della propria rivista, l’Eco dell’Amore, invitando i benefattori a sostenere i cristiani nel paese. «Questi eroi della fede hanno bisogno di noi affinché nessuno possa rimuovere la croce dai loro cuori – spiega il direttore di ACS-Italia, Alessandro Monteduro – ecco perché in occasione della Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, vogliamo estendere a tutti la nostra e la loro richiesta di aiuto».
Dal 2010 al 2015 ACS ha donato in Cina quasi 5milioni di euro. «La delicata situazione dei fedeli nel paese – continua Monteduro - non ci permette di rendere pubblici nel dettaglio i nostri interventi d’aiuto, che sono tuttavia molto vari e riguardano diversi ambiti». Si va infatti dalla costruzione di chiese e monasteri al sostegno ai sacerdoti attraverso le intenzioni di sante messe. Una parte importante dell’opera di ACS nel Celeste Impero riguarda poi le borse di studio offerte a sacerdoti, religiosi. «Questi corsi - fa notare la responsabile internazionale di ACS per la Cina, Irene Eschmann – rappresentano occasioni d’incontro che incoraggiano i rapporti tra le diocesi e avvicinano la Chiesa ufficiale a quella sotterranea».
La fondazione finanzia inoltre la stampa e la traduzione di numerosi testi sacri e teologici. Tra questi ricordiamo le versioni in cinese della Bibbia del Fanciullo – la bibbia illustrata per bambini pubblicata da ACS in 178 lingue – e della Summa Theologiae, la più famosa delle opere di San Tommaso d’Aquino.
«Accanto al supporto concreto – afferma Monteduro – continueremo con forza a denunciare le gravi limitazioni subite dai cristiani cinesi. Non sono in molti a parlarne, ma noi che non abbiamo altri fini se non sostenere tutti i cristiani perseguitati nel mondo, vi abbiamo dedicato la copertina. E non sarà l’ultima!».
Un sostegno iniziato molte decadi fa. Era il 1961 quando Aiuto alla Chiesa che Soffre ha incominciato a prendersi cura dei profughi cristiani fuggiti dalla Cina. Da allora la fondazione non ha mai smesso di aiutare i cristiani cinesi a mantenere viva la fede, nonostante le gravi limitazioni imposte da Pechino.
Chiese rase al suolo, croci demolite, vescovi scomparsi o agli arresti domiciliari, sacerdoti e fedeli detenuti. È questa la realtà dei cristiani in Cina, dove tuttavia il Cristianesimo continua a crescere. Se il governo dichiara appena 30milioni di cristiani cinesi, secondo recenti studi sarebbero infatti almeno 68milioni. ACS ha dedicato alla Cina uno speciale della propria rivista, l’Eco dell’Amore, invitando i benefattori a sostenere i cristiani nel paese. «Questi eroi della fede hanno bisogno di noi affinché nessuno possa rimuovere la croce dai loro cuori – spiega il direttore di ACS-Italia, Alessandro Monteduro – ecco perché in occasione della Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, vogliamo estendere a tutti la nostra e la loro richiesta di aiuto».
Dal 2010 al 2015 ACS ha donato in Cina quasi 5milioni di euro. «La delicata situazione dei fedeli nel paese – continua Monteduro - non ci permette di rendere pubblici nel dettaglio i nostri interventi d’aiuto, che sono tuttavia molto vari e riguardano diversi ambiti». Si va infatti dalla costruzione di chiese e monasteri al sostegno ai sacerdoti attraverso le intenzioni di sante messe. Una parte importante dell’opera di ACS nel Celeste Impero riguarda poi le borse di studio offerte a sacerdoti, religiosi. «Questi corsi - fa notare la responsabile internazionale di ACS per la Cina, Irene Eschmann – rappresentano occasioni d’incontro che incoraggiano i rapporti tra le diocesi e avvicinano la Chiesa ufficiale a quella sotterranea».
La fondazione finanzia inoltre la stampa e la traduzione di numerosi testi sacri e teologici. Tra questi ricordiamo le versioni in cinese della Bibbia del Fanciullo – la bibbia illustrata per bambini pubblicata da ACS in 178 lingue – e della Summa Theologiae, la più famosa delle opere di San Tommaso d’Aquino.
«Accanto al supporto concreto – afferma Monteduro – continueremo con forza a denunciare le gravi limitazioni subite dai cristiani cinesi. Non sono in molti a parlarne, ma noi che non abbiamo altri fini se non sostenere tutti i cristiani perseguitati nel mondo, vi abbiamo dedicato la copertina. E non sarà l’ultima!».
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