Dopo una lunga malattia è morto questa mattina Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 Stelle: la notizia l’ha annunciata per primo Beppe Grillo attraverso il suo blog.
Radio Vaticana - Unanime il cordoglio del mondo politico. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è detto "particolarmente colpito dalla prematura scomparsa” definendo Casaleggio “intellettuale, protagonista politico innovativo e appassionato". I funerali si celebreranno giovedì 14 aprile.
Casaleggio è stato anche fondatore di una società informatica e editoriale. Molti hanno visto in lui un guru, altri un visionario. Ma quale il modo più giusto per descrivere la sua personalità e il suo ruolo?<
Adriana Masotti lo ha chiesto al politologo Piergiorgio Corbetta, direttore di ricerca dell’Istituto Cattaneo di Bologna: ascolta
R. – Ma, guardi, utilizzando un termine un pochino fuori moda, ma che è tuttora valido anche nel campo della politica, io lo definirei l’“ideologo”: l’ideologo cioè colui che ha dato un fondamento ideologico alla protesta antisistema di Grillo. Si è posto il problema della trasformazione della democrazia ed ha partecipato attivamente alla ricerca di nuove forme di democrazia e cioè la democrazia realizzata mediante la partecipazione individuale. Casaleggio ha avuto una grande intuizione: ha capito o comunque ha ipotizzato – guardando al futuro – che il Web, che Internet avrebbe trasformato la politica. E – questa è la sua grande utopia - ha detto: “Riusciremo attraverso il Web a realizzare la democrazia diretta”. Sogno che da Pericle a Rousseau ha attraversato il pensiero politico, ma non è mai stato messo in atto. Quanto sia riuscito il Movimento 5 Stelle a realizzare questo sogno è molto opinabile e molto discutibile. Hanno messo in moto dei meccanismi e dei tentativi in questa direzione: le varie partecipazioni, le primarie, le parlamentarie …
D. – Fece parlare molto di Casaleggio il video del 21 ottobre del 2008 “Gaia e il futuro della politica”, in cui prefigurava nel 2054 le prime elezioni mondiali in Rete e c’erano tante cose anche un po’ bizzarre…
R. – Ma, guardi, io non darei tanta importanza a quel video, Casaleggio lo ha sempre definito un gioco. Non mi pare una chiave di lettura determinante nella personalità politica e ideologica di Casaleggio.
D. – Casaleggio ha fornito un metodo nuovo alla politica, ma il contenuto?
R. – Sì, lui ha indicato degli strumenti; ma sono degli strumenti che sono già quasi il fine e non soltanto il mezzo. Perché la partecipazione politica, attraverso il Web, non è soltanto un aspetto di forma, ma è un aspetto di sostanza. Quindi Casaleggio ha dato un impulso forte in questa direzione e certamente questo è il contributo più originale. Il problema è che dal punto di vista realizzativo è un processo ancora assolutamente all’inizio e quindi il problema è quello di interrogarci su chi potrà ora aiutare il Movimento a mettersi su questa via con continuità, dopo che è venuto meno l’ispiratore fondamentale.
D. – Calcolando che anche Beppe Grillo sta facendo passi indietro…
R. – Questo è veramente il problema! Un movimento ha bisogno di una leadership. Può fare a meno di questa leadership se si istituzionalizza, se trova cioè delle regole di organizzazione interna: se si trasforma insomma in un vero partito. Questa strada – in verità – è già stata intrapresa dal Movimento, ma questo processo verrà probabilmente ora accelerato. Dopo di ché, se riuscirà il Movimento a trasformarsi in un partito, strutturato, organizzato, oppure se la sua vocazione rimane quella di essere Movimento e quindi di spegnersi, in un certo senso, su questo non abbiamo la più pallida idea…. Dipende anche dall’evoluzione della politica italiana. Quindi diciamo che il futuro è – come sempre – molto difficile da prevedere.
D. – Anche se diventare un partito come gli altri era l’ultimo dei desideri dei grillini all’inizio?
R. – Questo è vero! Tutti i movimenti nascono in questo modo, con una critica feroce all’esistente. Diventare un partito, però, non è detto che significhi diventare un partito come gli altri: possono mantenere degli elementi distintivi e allora, da questo punto di vista, porsi veramente come – fra virgolette un partito nuovo. E questo potrebbe essere una carta importante nelle loro mani.
Radio Vaticana - Unanime il cordoglio del mondo politico. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è detto "particolarmente colpito dalla prematura scomparsa” definendo Casaleggio “intellettuale, protagonista politico innovativo e appassionato". I funerali si celebreranno giovedì 14 aprile.
Casaleggio è stato anche fondatore di una società informatica e editoriale. Molti hanno visto in lui un guru, altri un visionario. Ma quale il modo più giusto per descrivere la sua personalità e il suo ruolo?<Adriana Masotti lo ha chiesto al politologo Piergiorgio Corbetta, direttore di ricerca dell’Istituto Cattaneo di Bologna: ascolta
R. – Ma, guardi, utilizzando un termine un pochino fuori moda, ma che è tuttora valido anche nel campo della politica, io lo definirei l’“ideologo”: l’ideologo cioè colui che ha dato un fondamento ideologico alla protesta antisistema di Grillo. Si è posto il problema della trasformazione della democrazia ed ha partecipato attivamente alla ricerca di nuove forme di democrazia e cioè la democrazia realizzata mediante la partecipazione individuale. Casaleggio ha avuto una grande intuizione: ha capito o comunque ha ipotizzato – guardando al futuro – che il Web, che Internet avrebbe trasformato la politica. E – questa è la sua grande utopia - ha detto: “Riusciremo attraverso il Web a realizzare la democrazia diretta”. Sogno che da Pericle a Rousseau ha attraversato il pensiero politico, ma non è mai stato messo in atto. Quanto sia riuscito il Movimento 5 Stelle a realizzare questo sogno è molto opinabile e molto discutibile. Hanno messo in moto dei meccanismi e dei tentativi in questa direzione: le varie partecipazioni, le primarie, le parlamentarie …
D. – Fece parlare molto di Casaleggio il video del 21 ottobre del 2008 “Gaia e il futuro della politica”, in cui prefigurava nel 2054 le prime elezioni mondiali in Rete e c’erano tante cose anche un po’ bizzarre…
R. – Ma, guardi, io non darei tanta importanza a quel video, Casaleggio lo ha sempre definito un gioco. Non mi pare una chiave di lettura determinante nella personalità politica e ideologica di Casaleggio.
D. – Casaleggio ha fornito un metodo nuovo alla politica, ma il contenuto?
R. – Sì, lui ha indicato degli strumenti; ma sono degli strumenti che sono già quasi il fine e non soltanto il mezzo. Perché la partecipazione politica, attraverso il Web, non è soltanto un aspetto di forma, ma è un aspetto di sostanza. Quindi Casaleggio ha dato un impulso forte in questa direzione e certamente questo è il contributo più originale. Il problema è che dal punto di vista realizzativo è un processo ancora assolutamente all’inizio e quindi il problema è quello di interrogarci su chi potrà ora aiutare il Movimento a mettersi su questa via con continuità, dopo che è venuto meno l’ispiratore fondamentale.
D. – Calcolando che anche Beppe Grillo sta facendo passi indietro…
R. – Questo è veramente il problema! Un movimento ha bisogno di una leadership. Può fare a meno di questa leadership se si istituzionalizza, se trova cioè delle regole di organizzazione interna: se si trasforma insomma in un vero partito. Questa strada – in verità – è già stata intrapresa dal Movimento, ma questo processo verrà probabilmente ora accelerato. Dopo di ché, se riuscirà il Movimento a trasformarsi in un partito, strutturato, organizzato, oppure se la sua vocazione rimane quella di essere Movimento e quindi di spegnersi, in un certo senso, su questo non abbiamo la più pallida idea…. Dipende anche dall’evoluzione della politica italiana. Quindi diciamo che il futuro è – come sempre – molto difficile da prevedere.
D. – Anche se diventare un partito come gli altri era l’ultimo dei desideri dei grillini all’inizio?
R. – Questo è vero! Tutti i movimenti nascono in questo modo, con una critica feroce all’esistente. Diventare un partito, però, non è detto che significhi diventare un partito come gli altri: possono mantenere degli elementi distintivi e allora, da questo punto di vista, porsi veramente come – fra virgolette un partito nuovo. E questo potrebbe essere una carta importante nelle loro mani.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.