domenica, luglio 19, 2015
Fine luglio, tempo di vacanza per alcuni, ultimi giorni di lavoro per altri, prima delle fatidiche ferie di agosto. 

di Angelica Lo Duca 

Tempo per sognare e per fantasticare sul nostro prossimo viaggio, forse già programmato fin nei minimi dettagli da mesi. Cosa dovremo mettere n valigia? Ci siamo documentati a sufficienza? E il cibo, sarà buono? Tutte queste domande che ci stiamo ponendo, o che ci siamo già posti, sicuramente trovano risposta sulla grande enciclopedia del nostro secolo: Internet.Già, perché ormai su Internet si trova di tutto. E anche il turismo ne è influenzato.

Su Internet, siamo tempestati di milioni di pubblicità su luoghi esotici mozzafiato, da milioni di foto di monumenti e zone turistiche postate dai nostri amici su Facebook, da milioni di recensioni su alberghi e ristoranti, derivanti maggiormente da TripAdvisor. Tutti questi aspetti stanno influenzando il nostro modo di fare turismo. Nell’era digitale, infatti, possiamo parlare di turista 2.0, proprio come si parla Web 2.0. Il turista 2.0 è colui che prima di indossare il berretto, gli shorts e la macchina fotografica, indossa gli occhiali e parte a navigare nel mare della Rete. Il suo viaggio comincia ancora prima di partire fisicamente. Seduto comodamente sul divano o alla scrivania, con il computer o il tablet, sogna mondi lontani e cerca di capire tutto su quel luogo: dalla cultura al tipo di cucina, agli alberghi e ai ristoranti da frequentare. Quando parte per davvero, il turista 2.0 ha già tutto programmato nella testa: ogni dettaglio è stato curato fino all’inverosimile. Conosce a perfezione gli orari degli autobus e quale tratto di metropolitana prendere per andare dall’albergo al ristorante Tal dei Tali. Ogni secondo del viaggio è stato già anticipato da ore e ore di studio. Quando arriva alla fatidica meta, il turista 2.0 sembra un cittadino del posto, anzi ne sa più degli indigeni. Ha studiato palmo a palmo, anzi pixel per pixel, i luoghi dove mettere i piedi, cosa fare e addirittura i menu dei ristoranti in cui pranzare. Il turista 2.0 quasi è un maniaco della perfezione.

Ma in tutto questo, ci siamo mai chiesti cosa influenza le scelte del turista 2.0? Perché il turista 2.0 sceglie proprio quella meta turistica? Perché quest’albergo e non quello? Un recente studio mostra come la scelta di una meta turistica dipenda molto dall’immagine (o brand) che si è creato dietro quella meta. Per esempio, è noto a tutti che Barcellona è una meta scelta dai ragazzi, perché è da sballo, fa moda eccetera eccetera. Parigi, invece, è scelta dai romanticoni, perché è il luogo dell’amour. E così via per le altre mete turistiche. Alla creazione dell’immagine di un luogo (in inglese brand destination) oggi contribuiscono anche i social network, con le foto pubblicate da amici e conoscenti. Le foto scattate in questo o quel luogo e poi pubblicate su Facebook contribuiscono a creare un profilo di persona diversa a seconda del luogo. E così, anche la scelta della meta per le nostre vacanze è influenzata dall’immagine che vogliamo dare di noi stessi sul social network.

Il discorso sulla scelta dell’albergo o del ristorante invece è un pò diverso. Per il turista 2.0, essa, infatti, dipende molto dalla qualità delle recensioni postate da altri utenti su social media come TripAdvisor o Booking, piuttosto che dalle informazioni fornite dall’albergo stesso. Questo significa che un albergo con recensioni molto negative, vedrà ridotto il numero di prenotazioni online. E lo stesso accade sui ristoranti e sui luoghi da visitare.

E allora, la risposta alla domanda: quanto Internet influenza le nostre scelte per le prossime vacanze, possiamo rispondere così: se siamo nativi Web 2.0, sicuramente tanto, se, invece, ci affidiamo ancora alle vecchie agenzie di viaggio, probabilmente molto meno. Tuttavia, ricordiamo sempre che viaggiare informati significa avere meno sorprese e meno imprevisti, anche se richiede uno sforzo maggiore nel programmare il viaggio.

Sia che tu sia un turista 2.0 che un semplice turista, ad ogni modo ti auguro buone vacanze! E per chi non è né turista 2.0 né semplice turista, auguro lo stesso un buon periodo estivo!


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