martedì, febbraio 24, 2015
“Complotto contro Gino, come per l'11 settembre”. “Anche per Berlusconi dopo al fine del Nazareno sono tornati processi…”. “Evasione? Chi è senza peccato, artisti spesso fregati dai commercialisti…”. “In Italia persone le famose fanno da capro espiatorio”.

“Sono abituato a leggere e guardare film sui complotti, quando succede qualcosa mi chiedo sempre perché quella cosa viene fuori. Gino Paoli è una persona meravigliosa, un amico, che si stava battendo alla Siae contro le multinazionali che non pagano i diritti”. Lo dice Red Ronnie, amico storico di Gino Paoli, a La Zanzara su Radio 24.

Ma lei non è deluso dalle notizie che escono su Paoli, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: “No, perché so com’è fatto Gino. Chi è senza peccati scagli la prima pietra, io non ho mai portato un euro all’estero e non giudico Paoli, che è una persona meravigliosa, ha sempre aiutato senza chiedere, è un artista clamoroso perché ha scritto canzoni bellissime. E’ successo qualcosa ma non glielo chiedo neanche”. “Mi chiedo solo – dice Red Ronnie – a chi giovano le sue dimissioni dalla Siae? Si stava battendo contro le multinazionali, vogliono che lui smetta di rompere le palle…”.

Lei pensa a un complotto:
“Ma scusate, guardate quello che è successo a Berlusconi. Sono fatti noti, dopo la caduta del Patto del Nazareno sono tornati i processi e Mediaset nel mirino”. “Io collaboravo con Pavarotti quando successe tutto il casino – racconta Ronnie - ma alla fine aveva ragione lui, avevano bisogno di un capro espiatorio importante. Ogni tanto hanno bisogno di una persona famosa da colpire per far vedere che fai qualcosa. E poi trovatemi un artista che non sia stato fregato da un commercialista sui soldi, io compreso. Sono persone vulnerabili. Molte volte arriva un faccendiere che ti promette un sacco di soldi…”.

Ma le intercettazioni sembrano chiare, dicono i conduttori: “Anche l’11 settembre è avvenuto ma gli aerei contro le Torri Gemelle non si sa che interesse hanno fatto. E’ impossibile che due aerei uno dopo l’altro sbattano contro le Torri, con i servizi di sicurezza che ci sono, è matematicamente impossibile, come non esiste l’aereo che è andato contro il Pentagono, perché non è stato filmato da nessuno”.

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