mercoledì, novembre 05, 2014
Due dichiarazioni e una replica: la polemica sui burocrati dimostra che è proprio finito il tempo della “montagna che partorisce il topolino”. Adesso si fa sul serio; e anche i proverbi rischiano grosso. 

"De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani   

“Devo dire al mio caro amico Renzi che non sono il capo di una banda di burocrati: sono il presidente della Commissione Ue, istituzione che merita rispetto, non siamo meno legittimati rispetto ad altre istituzioni”. Junker reagisce con durezza alle critiche del premier italiano Renzi contro i burocrati di Bruxelles. Replica di Renzi, via Twitter: “Per l’Italia, la sua storia, il suo futuro chiedo rispetto
. Anzi: pretendo il rispetto che il Paese merita”. Junker ha ragione quando dice che non è il capo di una banda di burocrati: in realtà è il capo di un altro tipo di banda; non criminale, per carità, ma neanche musicale.

E ha ragione anche Renzi quando pretende rispetto per l’Italia: in quanto a meritarselo, però, questo non è per virtù della classe politica media e di una fiumana di burocrati tutta italiana (Caro Renzi, ci sono anche da noi i burocrati, lo sai vero?).

Ma adesso si fa sul serio, e la polemica lo dimostra: sono i topolini a partorire le montagne. Uomo avvisato, mezzo salvato: se alluvioni e frane lo consentono.



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