martedì, luglio 01, 2014
I dati diffusi dall’Istat su tasso di disoccupazione sono a dir poco preoccupanti e l’Italia apre il semestre di presidente dell'Unione europea con l'ennesimo dato negativo. 

Secondo i dati provvisori rivelati dall’Istat, a maggio il tasso di disoccupazione è tornato a salire al 12,6%. Dunque ci sarebbe stato un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile e di 0,5 punti nei complessivi dodici mesi. Si tratta del valore più alto dall'inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977. Il numero delle persone disoccupate in Italia sale a tre milioni e 487mila, in aumento di 212mila su base annua. Il tasso di disoccupazione tocca il suo massimo nel Mezzogiorno, dove sale fino al 21,7% nel primo trimestre del 2014, e tra i giovani tra i 15 e i 24 anni raggiunge addirittura il 60,9%.

Inoltre nel primo trimestre 2014 sfiorano quota due milioni gli “scoraggiati”, cioè tutte quelle persone che vogliono lavorare, ma non cercano l'impiego perché ritengono di non trovarlo. Su base annua gli “scoraggiati” aumentano di 277mila persone. Dati allarmanti tanto da spingere il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a chiedere a Bruxelles di applicare la “flessibilità” già prevista dai trattati per creare più posti di lavoro e tornare a crescere, altrimenti il nostro paese rischia di rimanere strozzato nella morsa del rigore impostoci dall’UE.


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