sabato, aprile 19, 2014
Il cancro al seno è la forma di tumore più diffusa nelle donne. Estramet è il test, non invasivo, per individuarne il fattore di rischio. Grande alleate, nella prevenzione, le crucifere. 

intervista di Emanuela Biancardi 

Quarantacinquemila donne ogni anno scoprono di avere un tumore al seno. La diagnosi precoce permette di debellarlo nella maggior parte dei casi. Il Dott. Roberto Colombo di Synlab Italia, che abbiamo incontrato, ci aggiorna su alcuni comportamenti alimentari da adottare e soprattutto su un test per la prevenzione.



D.- Dott. Colombo, abbiamo sentito parlare recentemente di Estramet, un test che permette di scoprire se una donna può risultare a rischio di tumore al seno.

R.- Si, oggi siamo in grado di scoprire quale sia il rapporto e il valore di due estrogeni importanti nella donna. E’ bene ricordare che il tumore al seno è principalmente determinato dagli ormoni della donna: gli estrogeni. La Oxford University ha evidenziato che esistono due metaboliti di questi ormoni femminili, molto importanti, che hanno un’azione contrastante per il tumore al seno: estrone 16 ed estrone 2. L’estrone 16 stimola la formazione del tumore, l’estrone 2 la contrasta. Possiamo dosare nelle urine questi due ormoni e rilevarne i valori. Se prevale l’estrone 16 esiste un rischio aumentato di tumore al seno.

D.- Nel caso sia più elevato il valore dell’estrone 16 rispetto al 2, possiamo tranquillizzare le nostre lettrici? 

R.- Certamente. C’è una sostanza, indolo3carbinolo, che riesce ad aumentare il valore dell’estrone 2, quindi di difendere la donna dal rischio di tumore. L’indolo3carbinolo è la sostanza base contenuta nelle crucifere, cioè nel cavolo, nei broccoli, nei cavolini di Bruxelles. In alcune regioni della Cina, dove la popolazione mangia abitualmente e prevalentemente cavoli, l’incidenza del tumore al seno è pari a zero. 

D.- E un test non invasivo, ci pare di aver capito.

R.- Assolutamente sì. E’ un test che viene fatto attraverso l’esame delle urine. Noi lo chiamiamo test educazionale perché educa la donna a fare la corsa verso il suo rischio e ad assumere anche uno stile di vita migliore. Mangiare cavoli o assumere l’indolo3carbinolo è già un atteggiamento di vita più corretto. 

D.- Noi donne siamo abituate a fare prevenzione… certo questa forma è innovativa.

R.- Mammografia, ecografia al seno e pap test sono importantissimi. Ricordiamo però che la prevenzione primaria resta ancora uno stile di vita sano. Ed ora c’è anche Estramet che ci offre l’indice di rischio di tumore alla mammella.

D.- Un’ultima domanda Dott. Colombo. Se il cancro al seno è il più diffuso tra le donne, quello alla prostata è il più frequente per gli uomini. Anche in questo caso possiamo parlare di prevenzione, magari suggerendo un alimento in particolare?

R.- Certo, e non solo alimentazione ma anche test, che se vorrà esporrò in un prossimo incontro. Un consiglio rapido ed efficace per i lettori mi sento di darlo: il pomodoro che contiene licopene, un grande antiossidante. Pomodori con la buccia, i semi e soprattutto pomodori cotti sono un efficace prevenzione naturale contro il tumore alla prostata. E non dimentichiamo il potere antiossidante del the verde! Buona salute a tutti.


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