La stampa 3D è ormai una realtà
di Nicola Zucchini Buriani
HDblog - I prezzi sono ancora piuttosto elevati, il che rende ancora distante una vera e propria diffusione nel mercato di massa, ma le potenzialità sono ormai piuttosto evidenti per chiunque. Vi è però un ambito, lontano dall’utilizzo meramente “consumer”, che potrebbe aprire scenari di grandissima importanza. Ci riferiamo all’ambito medico, dove la stampa in 3D di cellule viventi potrebbe portare alla creazioni di nuovi organi, oppure di pelle (pensate alle vittime di ustioni).
Al momento si tratta ancora di applicazioni lontane dall’essere realizzabili, ma vi è un’altra via, più praticabile nell’immediato, che fino ad ora non era stata presa probabilmente molto considerata, almeno fino ad ora. Un gruppo di ricercatori ha pensato di ricorrere alla stampa 3D per creare cellule tumorali. L’idea è di creare un miglior modello di tumore cervicale: attualmente i “modelli” vengono coltivati in vitro. Il limite di questa soluzione consiste nel fatto che il comportamento delle cellule non è sempre perfettamente rispondente a quelle delle cellule “naturali”: i ricercatori ritengono che un modello stampato in 3D dovrebbe comportarsi in maniera più simile ad una cellula tumorale vera e propria, fornendo dati più precisi sulla crescita e la reazione alle cure.
In sostanza si ritiene che, in questo modo, si potranno ottenere risultati più autentici durante le ricerche. Creare cellule tumorali in 3D, quindi, potrebbe divenire il futuro nella cura dei tumori. Attualmente si sta mettendo a punto il metodo per sviluppare adeguatamente il processo: se si riusciranno ad ottenere i risultati sperati, si potrebbero aprire nuove vie per ottenere una migliore comprensione delle meccaniche che innescano la nascita di cellule tumorali, offrendo nuove prospettive per le relative cure.
di Nicola Zucchini Buriani
HDblog - I prezzi sono ancora piuttosto elevati, il che rende ancora distante una vera e propria diffusione nel mercato di massa, ma le potenzialità sono ormai piuttosto evidenti per chiunque. Vi è però un ambito, lontano dall’utilizzo meramente “consumer”, che potrebbe aprire scenari di grandissima importanza. Ci riferiamo all’ambito medico, dove la stampa in 3D di cellule viventi potrebbe portare alla creazioni di nuovi organi, oppure di pelle (pensate alle vittime di ustioni).
Al momento si tratta ancora di applicazioni lontane dall’essere realizzabili, ma vi è un’altra via, più praticabile nell’immediato, che fino ad ora non era stata presa probabilmente molto considerata, almeno fino ad ora. Un gruppo di ricercatori ha pensato di ricorrere alla stampa 3D per creare cellule tumorali. L’idea è di creare un miglior modello di tumore cervicale: attualmente i “modelli” vengono coltivati in vitro. Il limite di questa soluzione consiste nel fatto che il comportamento delle cellule non è sempre perfettamente rispondente a quelle delle cellule “naturali”: i ricercatori ritengono che un modello stampato in 3D dovrebbe comportarsi in maniera più simile ad una cellula tumorale vera e propria, fornendo dati più precisi sulla crescita e la reazione alle cure.
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