mercoledì, aprile 02, 2014
L'epidemia di ebola si sta diffondendo in diverse aree della Guinea, ha raggiunto la capitale Conakry e sta assumendo una dimensione senza precedenti.

Radio Vaticana - Con 8 casi confermati nella capitale, l’ong Medici Senza Frontiere (Msf) continua a rafforzare le sue équipe e, per la fine della settimana, sono previsti circa 70 operatori internazionali con esperienza di febbre emorragica tra Conakry e la zona sud-est del Paese. Tra gli operatori sul campo ci sono dottori, infermieri, epidemiologi, esperti di acqua e servizi igienico-sanitari e antropologi. Inoltre, più di 40 tonnellate di materiali sono state inviate nel Paese per cercare di arginare la diffusione della malattia. “Msf è intervenuta durante quasi tutte le epidemie di ebola degli ultimi anni, ma erano molto più contenute geograficamente e riguardavano aree più remote. Questa diffusione è preoccupante, perché complicherà di molto il compito delle organizzazioni che lavorano per controllare l’epidemia” si legge in un comunicato inviato all’agenzia Fides.

A Conakry, Msf ha rafforzato la propria attività per l’isolamento dei pazienti nell’ospedale di Donka, in collaborazione con le autorità sanitarie della Guinea e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Altri pazienti, in altre strutture sanitarie, sono ancora ospedalizzati in condizioni non-ottimali. “A diffondersi in Guinea è il ceppo Zaire del virus dell’ebola: il più aggressivo e mortale. Uccide più di 9 pazienti su 10” ha detto un epidemiologo di Msf attualmente a Guekedou. Ad oggi, le autorità sanitarie in Guinea hanno registrato 122 pazienti sospetti e 78 morti. (R.P.)


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