In Francia è nato il governo di Manuel Valls, dopo la sconfitta elettorale alle amministrative di Francois Hollande. Da Parigi Francesca Pierantozzi.
Radio Vaticana - Una squadra più ristretta, di sedici ministri, ma in definitiva restano quasi gli stessi nomi nel nuovo governo francese guidato da Manuel Valls. La composizione è stata annunciata questa mattina. Due le new entry, un fedele di Hollande, François Rebsamen, al lavoro e soprattutto Ségolène Royal. La ex compagna di François Hollande e madre dei suoi quattro figli diventa ministro dell’ambiente, dell’energia e dello sviluppo sostenibile. Un grande ritorno allo stesso posto che occupò venti anni fa. Altra sorpresa, l’arrivo all’economia di Arnaud Montebourg, che lascia lo sviluppo produttivo; considerato come appartenente all’ala sinistra del partito, sarà bilanciato da Michel Sapin alle finanze, incaricato di mettere in atto il patto di responsabilità voluto da Hollande e che prevede 50 miliardi di economie.
Tra i ministri, bocciati Pierre Mosocovici che lascia l’economia e Vincent Peillon, che lascia la scuola. L’impronta sarà comunque data dal premier Manuel Valls, il più popolare dei ministri di Hollande. All’opposizione, i grandi vincitori delle elezioni municipali hanno subito criticato: tanto rumore per nulla, ha detto Jean François Copé, presidente dell’Ump. Stessi nomi, dunque stesso fallimento invece il commento di Marine Le Pen del Fronte Nazionale.
Radio Vaticana - Una squadra più ristretta, di sedici ministri, ma in definitiva restano quasi gli stessi nomi nel nuovo governo francese guidato da Manuel Valls. La composizione è stata annunciata questa mattina. Due le new entry, un fedele di Hollande, François Rebsamen, al lavoro e soprattutto Ségolène Royal. La ex compagna di François Hollande e madre dei suoi quattro figli diventa ministro dell’ambiente, dell’energia e dello sviluppo sostenibile. Un grande ritorno allo stesso posto che occupò venti anni fa. Altra sorpresa, l’arrivo all’economia di Arnaud Montebourg, che lascia lo sviluppo produttivo; considerato come appartenente all’ala sinistra del partito, sarà bilanciato da Michel Sapin alle finanze, incaricato di mettere in atto il patto di responsabilità voluto da Hollande e che prevede 50 miliardi di economie.
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